«Se si inquina il mare, non mangiamo più pesce o non facciamo più il bagno?» è il quesito, provocatorio, che pone l’ex moglie di Al Bano firmando la petizione
Anche Romina Power ha firmato la petizione lanciata da Pietro Brunetti su Change.org per la modifica del progetto del costruendo depuratore con scarico a mare nel tratto della litoranea di contrada Specchiarica.
«Se si inquina il mare, non mangiamo più pesce o non facciamo più il bagno?» è il quesito, provocatorio, che pone l’ex moglie di Al Bano firmando la petizione, indirizzata al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al Procuratore della Repubblica di Taranto Sebastio, al Ministro Carmela Lanzetta e alla Commissione Ambiente dell’Unione Europea.
Oltre mille le firme già apposte, in pochi giorni, alla petizione on line.
«Le mega strutture concepite contro ogni forma di rispetto della natura e che poi si risolvono inevitabilmente in incalcolabili danni economici per tutti noi, si realizzano per la mancanza di un moto popolare» ammonisce il promotore della petizione, l’operatore culturale Pietro Brunetti. «Pertanto, nell’interesse di tutti, chiedo di fare uno sforzo ulteriore per muovere il popolo degli esclusi. Se non avete ancora girato la petizione a tutte le e mail di vostra conoscenza, anche all’estero (sono già pervenute adesioni dalla Germania, Stati Uniti e Brasile), fatelo ora. Se lo avete già fatto, attivate quest’altra operazione: contattate di persona amici e conoscenti di cui non avete l’indirizzo di posta elettronica e fornite loro il link di change.org su cui viaggia la petizione.
L’invito è rivolto in maniera particolare agli abitanti di Maruggio, Sava e Porto Cesareo, che domani vedrebbero inquinato anche il loro mare, e a quelli di Avetrana, Francavilla Fontana, Oria, Latiano, Erchie, Torre Santa Susanna, Taranto, Bari e Napoli, che durante l’estate ci onorano della loro presenza. Tutti disponiamo di una energia interiore inesauribile, utilizziamola per smuovere le montagne, perché solo le montagne in movimento attraggono l’attenzione e l’interesse dei politici. A cose fatte nessuno avrà il diritto di lamentarsi o imprecare».
Molto significativo un commento inserito da Domenico, uno dei firmatari della petizione on line.
«E’ vergognoso che nel 2014 si parli ancora di “scarichi a mare” ... Se è vero che sulla Regione sventola una bandiera dall’ideologia ambientalista, questa deve intervenire subito per fermare un progetto che deturperebbe un patrimonio di rara bellezza come le acque salentine. E’ indegno realizzare un riversamento di liquami a poche decine di metri da un’area definita di interesse nazionale per la fauna che ospita. Proteggiamo il nostro mare, proteggiamo il nostro diritto alla vita».