giovedì 28 novembre 2024


26/04/2014 09:21:54 - Manduria - Attualità

Un esposto in Procura di Francesco Di Lauro

Si ripete l’avvelenamento sistematico di cani e gatti in contrada “Campo dei Fiori”, la periferia residenziale di Manduria. Nell’ultimo mese sono stati uccisi, con massicce dosi di veleno, almeno quattro cani. Un quinto è stato ritrovato agonizzante, nella stessa zona, venerdì scorso.
«Lo hanno ritrovato i volontari del canile di Manduria, che lo hanno trasportato presso l’ambulatorio veterinario del dott. Fontana, nel tentativo, apparso subito disperato, di salvarlo da una morte orribile, essendo estremamente probabile che l’animale sia stato avvelenato con acido o sostanza simile, estremamente caustica, verosimilmente un potente erbicida» racconta Francesco Di Lauro, rappresentante legale di alcune associazioni protezionistiche, che ha inoltrato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Taranto, al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Manduria e al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Lecce. «Gli episodi si ripetono nello stesso punto in ogni primavera. Lo scorso anno furono avvelenati altri due cani e alcuni gatti, sempre nella stessa area».
Appena una settimana fa, l’ennesimo cane avvelenato e morto dopo ore di atroce agonia: ora la carcassa è a disposizione delle autorità giudiziarie e sanitarie competenti, in attesa di essere esaminata dall’Istituto di Profilassi di Torre Santa Susanna per stabilire il tipo di sostanza venefica adoperata.
«La quantità di piatti in plastica rinvenuti sui luoghi degli avvelenamenti, la modalità, la pervicacia e la frequenza con cui tali atti criminali vengono posti in essere contro inoffensive bestiole del tutto fiduciose in chi le sfama e le cura, presuppongono una radicata tendenza a delinquere in capo al soggetto operante, non solo per la crudeltà del gesto e la sua rilevanza penale anche sotto il profilo della immissione di sostanze velenose ed avvelenamento di sostanze comunque alimentari, quanto per la presenza di numerose abitazioni e bambini, nonchè altri animali domestici, che frequentano l’area interessata» prosegue Di Lauro. «Per questo ho sottoscritto una denuncia contro ignoti, affinchè, adoperate tutte le misure cautelative volte ad evitare altri avvelenamenti di animali, le autorità individuino e perseguano i responsabili per tutti i reati previsti e puniti dal Codice Penale e dalle norme sanitarie e di sicurezza. Mi riservo la costituzione di parte civile nei confronti dei responsabili, nella auspicata ipotesi che l’autorità procedente non tralasci alcuna azione investigativa per individuarli, stante il grave allarme sociale e soprattutto la nefandezza e l’abiezione dei reati denunciati».










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