«Chi non vota il Consuntivo si pone fuori dalla maggioranza»
«Lo slancio innovatore che ha determinato il successo elettorale della coalizione di liste civiche, il suo porsi in chiave alternativa rispetto alla litigiosità e alla instabilità che hanno caratterizzato la storia politica della città, sembrano essersi appannati. Nonostante tutti si dichiarino consapevoli della gravità della situazione che abbiamo ereditato, alcuni hanno ripreso a polemizzare su tutto ciò che si fa o non si fa, spesso per partito preso e senza entrare nel merito delle questioni. E, ancor più preoccupante, riaffiorano vecchi rancori e vecchi logiche personalistiche, anteponendo esigenze di visibilità ai bisogni reali della comunità».
E’ questa l’analisi del momento politico di Roberto Massafra.
«Nessuno, sia della maggioranza che della minoranza, ufficialmente dichiara di puntare allo scioglimento del Consiglio e ad un nuovo commissariamento, ma i comportamenti concreti e l’asprezza dei toni usati nell’ultima seduta consiliare lascerebbero credere il contrario» prosegue il sindaco. «Avverto, forte, la responsabilità di questo impegno e spero vivamente che ad esso non si sottraggano i consiglieri eletti appena un anno fa. Innanzitutto i rappresentanti della maggioranza, ma, nel rispetto delle posizioni e della pari dignità tra le forze politiche, anche altri che volessero dare un contributo costruttivo e condividere le scelte programmatiche.
Ritengo, infatti, necessaria una risposta politica forte ai tanti problemi che attanagliano la città ed ai quali, con le difficoltà di una riorganizzazione dell’assetto amministrativo non ancora completata, si sta cercando di dare una soluzione che non ci consente di interrompere l’opera iniziata».
Massafra replica anche alle critiche sull’operato della sua Amministrazione.
«A tutti coloro che ci rimproverano di non riuscire ad incidere con una politica forte e, magari, ci accusano di non dedicare il tempo necessario all’azione amministrativa, quasi che l’impegno politico si misuri con l’orologio marcatempo, chiedo con forza di interrogarsi su pochi punti cruciali. Qualora la consiliatura venisse interrotta, a chi verrebbe affidata la gestione politica della questione-discarica? A chi consegneremmo la rappresenta dei manduriani per tentare di impedire lo scarico a mare del costruendo depuratore o il progressivo depotenziamento dell’ospedale? Chi dovrebbe riconsiderare le problematiche della riscossione dei tributi e valutare la possibilità di una internalizzazione?».