giovedì 28 novembre 2024


12/05/2014 07:17:47 - Manduria - Attualità

Avrà in Consiglio i voti necessari per approvare il Consuntivo?

La tenuta dell’Amministrazione alla prova dell’aula.
Dopo un paio di settimane di dibattito a distanza, sviluppatosi attraverso comunicati, fra componenti della coalizione di maggioranza e fra rappresentanti dell’Amministrazione e consiglieri di minoranza, per il sindaco Roberto Massafra e le liste che appena un anno fa hanno sostenuto la sua elezione è già arrivato il momento della conta. In mattinata, infatti, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2013. Seduta che è stata preceduta da non poche turbolenze che si sono registrate all’interno della maggioranza: la penultima seduta si è sciolta perché l’Amministrazione non aveva a disposizione i numeri per garantirne la legalità; da quel giorno, poi, si sono ulteriormente modificati gli equilibri all’interno dei banchi di governo.
Le incognite più grosse sono relative all’atteggiamento dei tre consiglieri comunali (Durante, Trinchera e Venere) che, dopo aver lasciato liste e movimenti nei quali sono stati eletti, hanno creato un gruppo indipendente. Al sindaco Massafra hanno chiesto una incisiva virata sul modo di condurre l’Amministrazione, invocando un metodo più collegiale. Hanno poi vincolato il loro voto favorevole al consuntivo ad una serie di impegni che Massafra dovrebbe assumere su alcuni provvedimenti già adottati o in corso di adozione.
Se Massafra dovesse accettare queste richieste, legittimerebbe la presenza del gruppo indipendente all’interno della maggioranza. L’atto conseguente sarebbe la richiesta di un assessorato. I tre indipendenti fanno leva sul fatto che uno degli assessori della giunta-Massafra (Anna Maria De Valerio, che si occupa di Attività Produttive), è sostenuta in aula da un unico consigliere (Mimmo Maggi). Un anello debole dell’esecutivo, da tempo in bilico. Gli indipendenti ritengono che, a questo punto, quell’assessorato spetti a loro, in quanto sono tre.
Roberto Massafra non è affatto convinto di questo passaggio, poiché sarebbe costretto a sacrificare una lista, quella denominata “Proposta per Manduria”, che lo ha sostenuto nell’ultima campagna elettorale.
Se i tre consiglieri indipendenti non votassero favorevolmente, Massafra avrebbe comunque una maggioranza risicata in aula: 13 contro i 12 voti potenzialmente contrari. Ma non si possono escludere ulteriori “mal di pancia”.
E comunque, anche se il provvedimento passasse, il problema politico non sarebbe risolto. Da Massafra ci si attende di conoscere l’orientamento per il futuro: andrà avanti con ciò resta della maggioranza o aprirà alla minoranza?










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