La lettera di plauso di un gruppo di donne in cura per un tumore al seno
L’ospedale di Manduria? Non è solo carenza di posti letto e limiti strutturali. Vi sono anche equipe (medici ed infermieri), che lavorano bene e si fanno apprezzare.
E, una volta tanto, il “Giannuzzi”, sui giornali, ci va per un esempio di … ottima sanità. A sentire l’esigenza di lodare pubblicamente il lavoro dell’equipe del servizio di Oncologia è, in una lettera, un gruppo di pazienti, che hanno vissuto la non facile esperienza del tumore al seno.
«L’autopalpazione al seno è la prima cosa che insegnano alle donne per prevenire il cancro al seno» è la premessa di queste donne, di cui, per una questione di privacy, non riferiamo i nomi. «Ma cosa succede quanto poi ti accorgi che sotto il tatto noti la formazione di “palline”? E’ una sensazione terribile, ti senti mancare il terreno sotto i piedi ed uno stato confusionale sta per prendere il sopravvento sulla tua psiche. La reazione è, e deve essere, forte: solo pochi attimi, per poi agguerrirsi per rendere inoffensivo il nemico che si è insediato. Il successivo controllo radiografico, purtroppo, conferma i tuoi sospetti ed allora si intrecciano suggerimenti e consigli per il centro di Milano, o quello di Torino, o quello di Genova, o quello di Pavia, e chi più ne ha, più ne metta».
Queste donne, invece, hanno scelto di farsi curare dai sanitari jonici.
«Scopri invece che nella vicina Martina Franca opera un valente chirurgo (il dr. Fedele) e che nell’ospedale della tua città di Manduria è attivo un ottimo centro di Oncologia Medica, diretto dal dr. Cosimo Brunetti» si legge ancora nella lettera. «Non resta che affidarsi alle loro mani e verifichi che la sanità non è tutta come quella che viene descritta in negativo, ma vi sono centri in cui gli operatori dimostrano elevata professionalità, alto senso del dovere e dedizione al lavoro. E’ quello che abbiamo riscontrato nel reparto di Oncologia Medica dell’ospedale di Manduria. La nostra esperienza, durante tutto il ciclo di somministrazione chemioterapica, è stata sempre accompagnata dall’amorevole presenza del personale medico, in primis dal dirigente responsabile dr. Cosimo Brunetti, e da tutto lo staff infermieristico, per cui é a loro che va un nostro grande grazie per averci sempre rincuorate lungo un percorso non sempre facile. Il reparto di Oncologia Medica del “Giannuzzi” è, a nostro modesto parere, il fiore all’occhiello del nosocomio messapico, anche se strutturalmente da ampliare e potenziare per l’alta incidenza di patologie tumorali che interessano il territorio. Fenomeno che oggi è egregiamente fronteggiato grazie al sacrificio e all’abnegazione di tutto il personale operante. Questa nostra testimonianza è resa per rendere giustizia alla sanità che funziona, che salva la vita agli ammalati, che non opera in un centro dell’Italia che “vale”, ma solo in un comune di quel Sud spesse volte vituperato. Grazie ancora per averci ridato serenità e sorriso, per averci aiutato a sconfiggere quel “diavolo” che si era annidato; grazie per la pazienza che ci riservate durante i nostri periodici controlli; grazie per il vostro encomiabile lavoro».