Senza lavoro e con un nucleo familiare composto da moglie e quattro figli (tutti senza occupazione), tenta il suicidio
«Volevo gettarmi dal balcone della mia abitazione» racconta il signor Bruno Giudice, 49 anni, cardiopatico. «Mi hanno convinto a desistere i miei parenti più stretti, i carabinieri e il personale del 118, che sono intervenuti».
L’uomo è stato poi trasportato all’ospedale Moscati di Taranto, i cui sanitari gli hanno somministrato dei calmanti.
L’episodio si è verificato tre settimane fa, ma il signor Giudice ne parla solo ora, perché teme di essere costretto a ricorrere nuovamente a questo gesto estremo.
«Percepisco una modesta pensione di invalidità: poco più di 500 euro al mese» fa presente Bruno Giudice. «Con questa cifra devo pagare l’affitto, le bollette, le tasse e, poi, dovrei garantire i mezzi di sostentamento a tutta la famiglia. Nessuno dei miei figli ha un’occupazione fissa. Solo saltuariamente riescono a trovare qualche giornata lavorativa in campagna, con compensi modestissimi. Così non si può più continuare».
Bruno Giudice ha più volte chiesto all’Amministrazione di poter lavorare, anche a tempo determinato. Preferendo questa soluzione, molto più dignitosa, ai sussidi a fondo perduto che sino allo scorso anno il Comune di Manduria ha erogato.
«Recentemente il Comune di Manduria sta ricorrendo a personale di due cooperative sociali di tipo B per la manutenzione del verde pubblico e per altri piccoli interventi» ricorda Bruno Giudice. «Ma quale criterio è stato utilizzato per scegliere questo personale? E’ stato tenuto conto dalla composizione dei nuclei familiari? O della situazione abitativa e reddituale?».
Bruno Giudice è stato ricevuto ancora una volta, recentemente, dal sindaco Roberto Massafra.
«Ha fatto riferimento alla mia modesta pensione e che altra gente avrebbe più diritto rispetto a me. Ma fra il personale che stanno utilizzando vi sono altri che percepiscono una pensione come la mia. Perché io sono stato sinora escluso? Mi è stato detto di pazientare, ma io non potrò attendere a lungo. Se non riuscirò ad ottenere neppure quest’aiuto da parte del Comune (sotto forma di assunzione a tempo determinato)» è l’amara conclusione di Bruno Giudice, «non avrò altra alternativa: sarò costretto a togliermi la vita».