Una dolce carezza su una ferita aperta che può solo lenire il dolore dei familiari
E’ la felice e significativa definizione scelta dal cerimoniere, il mar. Giancarlo Inguscio, per racchiudere l’evento di ieri mattina: l’intitolazione al maresciallo capo Antonio Dimitri, assassinato dai rapinatori di una banca nel 2000 a Francavilla Fontana, di una via della città di Manduria, adiacente al liceo scientifico “Galilei”.
Tante le autorità presenti: oltre al sindaco Roberto Massafra, agli assessori e a tanti consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza), sono intervenuti il generale di brigata Claudio Vincelli, comandante della Legione della Puglia dei Carabinieri; il colonnello Daniele Sirimarco, comandante provinciale dei Carabinieri, il capitano Pasquale Del Giudice, comandante della Compagnia di Manduria, il dott. Francesco Correra, dirigente del Commissariato di Polizia di Manduria, nonché il vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello. Oltre ai genitori del mar. Antonio Dimitri (il papà Florenzo e la mamma Lucia Pisconti), hanno presenziato alla cerimonia anche i genitori del maresciallo dei carabinieri di Bisceglie, Carlo De Trizio, una delle vittime dell’attentato di Nassiriya.
Prima che la signora Lucia Pisconti scoprisse la targa, è stata riassunta la breve ma intensa vita di Tony (come lo chiamavano i suoi amici), che frequentò nel 1985 il corso per allievi sottufficiali, prima a Velletri e poi a Firenze. Dal 1988 e sino al 1990 è stato in servizio a Roma, mentre nel 1991 e nel 1992 fu impegnato, a Bologna, nelle indagini sulla cosiddetta “banda della Uno bianca”. Nel 1994 fu destinato al servizio “Viaggiare Informati” della Rai.
«In questo ruolo, Tony si sentiva un po’ ingabbiato, perché aveva scelto di indossare l’uniforme per difendere i più deboli» è stato rimarcato. Nel 1999, quindi, fu aggregato al Servizio Operativo di Brindisi, impegnato, in quel periodo, nell’Operazione Primavera. Nella sua carriera ha svolto anche un corso di aggiornamento tecnologico in Israele.
«L’auspicio, con l’intitolazione di questa via, è che il sacrificio del mar. Dimitri possa educare le menti al rispetto delle istituzioni e all’amor patrio» è stato sottolineato.
Sono poi intervenuti il sindaco Massafra (che ha letto i messaggi inviati dal comandante Leonardo Gallitelli e del vice ministro Bubbico) e il generale Vincelli.