C’è il problema delle indennità da riconoscere ai quattro dipendenti
Fumata grigia dal summit dei quattro sindaci del versante orientale della provincia per la costituzione del consorzio che dovrebbe accollarsi gli oneri per il funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria. I Comuni di Manduria, Sava, Maruggio e Avetrana hanno ribadito la volontà politica di salvare questo presidio periferico della Giustizia, l’ultimo dopo la chiusura del Tribunale, ma l’iter, che deve obbligatoriamente concludersi entro il 28 giugno, si è arenato al momento di affrontare il problema del pagamento di stipendi e indennità ai quattro dipendenti (uno per ogni Comune) che costituiranno l’organico dell’Ufficio.
Già durante il confronto fra gli attivisti dell’Associazione Forense Messapica e l’assessore manduriano Gianluigi De Donno, era emerso questo problema, avvertito maggiormente dal Comune di Maruggio, che dovrebbe fornire al consorzio un dipendente con la qualifica di funzionario, già individuato. Poiché ogni Comune dovrebbe continuare a sobbarcarsi l’onere economico del dipendente, che però non lavorerà più nei rispettivi municipi, Maruggio faceva notare la disparità che si sarebbe creata all’interno del consorzio. In buona sostanza, il costo del dipendente di Maruggio è quasi il doppio rispetto a quelli degli altri tre comuni.
L’assessore De Donno, di fronte a precise proposte di spalmare la parte eccedente fra gli altri tre Comuni, ha reso noto che il Ministero della Giustizia, contattato dall’Amministrazione di Manduria, ha chiarito che non si possono inserire i costi lavorativi fra le spese del consorzio, che andranno suddivise stabilendo delle quote pro capite per gli abitanti di ogni Comune. In quella circostanza, il consigliere di minoranza Luigi Morgante suggerì di sottoscrivere in tal senso una convenzione.
Ieri pomeriggio la discussione si è arenata proprio su questo ostacolo. Anche perché, a nostro avviso giustamente, i quattro dipendenti che dovranno formare l’organico impiegatizio dell’Ufficio del Giudice di Pace non intendono rimetterci dei soldi rispetto all’attuale trattamento economico.
Stamani si ricontatterà il Ministero della Giustizia per cercare una soluzione al problema. Intanto, però, il tempo trascorre inesorabilmente.
Il presidente del Consiglio Comunale di Manduria ha precauzionalmente già convocato una seduta per martedì pomeriggio, alle ore 16,30, con al primo punto all’ordine del giorno proprio l’approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata dell’Ufficio del Giudice di Pace.