Se dovessero entrare in maggioranza altre due forze politiche, dovrebbero essere proprio la lista del sindaco e quella di Girardi a cedere un assessorato
Da ieri Manduria è senza esecutivo. Ad appena un anno dalle Comunali, si apre ufficialmente una crisi al buio. Il sindaco Roberto Massafra ha infatti deciso di azzerare la giunta senza aver raggiunto (almeno ufficialmente), alcuna intesa per il rilancio dell’attività amministrativa, con o senza l’apporto di uno o più gruppi di minoranza.
Tenendo conto dell’analisi e degli auspici espressi dal primo cittadino in Consiglio, il quadro ci pare molto ingarbugliato.
Massafra si è augurato, innanzitutto, che della futura coalizione di governo possano far parte tutti i consiglieri eletti con la maggioranza nell’ultima tornata amministrativa. In altre parole, spera nella ricomposizione della frattura fra la Lista Girardi da una parte e il gruppo misto (poi confluito in Noi Centro) dall’altra. Ipotesi che, allo stato attuale, ci pare poco probabile. Girardi (che con la sua lista ha ritirato i due assessori la settimana scorsa proprio per cercare di scongiurare il ritorno in maggioranza dei tre consiglieri del gruppo misto) e Durante (il portavoce dei tre) si sono “beccati” anche nella seduta del Consiglio dell’altro ieri. Difficile pensare ad una rinnovata convivenza fra i due gruppi, anche se Massafra dovesse tentare la strada mediazione.
E se così fosse, chi “scaricherà” Massafra? I quattro consiglieri della Lista Girardi o i tre consiglieri (che poi sono diventati quattro con l’adesione in Noi Centro) dell’ex gruppo misto? Proprio l’ultima mossa di Durante, Trinchera e Venere (avallata da Massimo Ferrarese) ha spiazzato coloro che, nella seduta di martedì pomeriggio, li ha definiti “zavorra”. Di Noi Centro fa anche parte Paride Toma: sarà scaricato pure lui oppure ci si troverà nella paradossale situazione che un pezzo di Noi Centro farà parte della maggioranza e l’altro, invece, farà parte della minoranza? Non solo. Il presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli, e l’altro consigliere Enzo Andrisano continuano a rappresentare anche loro Noi Centro oppure, senza comunicarlo, si sono accasati altrove?
C’è poi un altro passaggio dell’intervento del sindaco Roberto Massafra destinato a complicare il percorso da seguire per il rilancio della maggioranza. Il sindaco ha posto come condizione base nel varo della nuova coalizione il principio della pari dignità fra i partiti, precisando che non si dovrà tener conto (queste le sue parole) del numero di consiglieri che ogni gruppo ha espresso, in quanto le elezioni attribuiscono i seggi con il metodo maggioritario (e non proporzionale). Ciò, chiaramente, per garantire gli eventuali gruppi di minoranza che dovessero entrare a far parte della coalizione di governo.
Gli unici gruppi che in giunta sono rappresentati da più di un assessore sono “Manduria Futura”, ovvero la lista creata dal sindaco, e la Lista Girardi. Se pari dignità ci dovrà essere (sempre che Massafra non sia poi costretto a fare retromarcia), toccherà proprio a queste due liste mettere a disposizione un posto in giunta per gli eventuali gruppi in entrata.
A questo punto ci viene un dubbio: la Lista Girardi è d’accordo con il principio della pari dignità?