Il campo scuola dal titolo “Missione Archeologo” ha visto la partecipazione di 20 bambini, che attivamente si sono cimentati a imparare il mestiere dell’archeologo
Chiuso con successo il primo campo scuola di archeologia sperimentale.
Dopo 3 settimane di duro lavoro e di impegno serio, nel parco delle Mura Messapiche sono stati consegnati gli attestati ai missionari che hanno partecipato al primo campo scuola di archeologia a Manduria.
Il campo scuola dal titolo “Missione Archeologo”, ideato dalle associazioni Vento Refolo e Il Gioco dell’Arte, ha visto la partecipazione di 20 bambini, che attivamente si sono cimentati a imparare il mestiere dell’archeologo, hanno fatto ricognizione, imparato le metodologie di scavo, scoperto reperti importanti e unici, individuato tegole e frammenti, hanno anche imparato le basi di una catalogazione scientifica e le fasi per un buon restauro.
I bambini che hanno partecipato alla “missione” hanno vissuto tutte le mattine all’interno di una area archeologica che oltre a conoscerla, l’hanno amata e sentita propria, rispecchiando quello che era anche l’obiettivo di partenza del campo scuola: far comprendere ai bambini che prendersi cura del parco è una missione, missione è fare dell’archeologia un proprio mestiere per vivere, missione è occuparsi di archeologia in un territorio ricco di storia.
Questi i loro nomi: Ludovico Piccinni, Ricardo Carrion Minerva, Valentina Attanasio, Giulio Dimitri, Evelyn Petrachi, Vincenzo Petrachi, Simona De Gabriele, Francesco Maiorano, Sara De Gabriele, Eleonora Bollani, Alberto Dimitri, Francesca Mero, Giulia Mero, Rosellina Massari, Mirko Massari, Gregorio Massari, Angelo Palmitessa, Raffaele Leo, Stefano Tripaldi, Lucilla Daggiano.