Le agevolazioni concesse saranno fruibili per il pagamento delle imposte sui redditi (IRPEF, IRES), dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), dell’imposta municipale propria (IMU) e per l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente
Sono 282 le piccole medie imprese manduriane ubicate nel centro della città e nel quartiere denominato “Matera” che usufruiranno delle agevolazioni (ben 4 milioni e 336mila euro) stanziate per finanziare la Zona Franca Urbana di Manduria.
Agevolazioni che saranno riconosciute sotto forma di esenzioni fiscali e, qualora l’azienda abbia anche dei dipendenti, contributive. La variabilità dell’importo concesso (da un massimo di poco inferiore ai 18mila euro sino ad un minimo di 447 euro, che forse non saranno sufficienti neppure per far fronte ai costi della pratica) è dovuta al rapporto tra l’ammontare delle risorse disponibili per l’intervento e l’ammontare del risparmio d’imposta e contributivo richiesto complessivamente dalle imprese.
Le agevolazioni concesse saranno fruibili con il modello di pagamento F24, secondo le modalità e nei termini indicati con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, per il pagamento delle imposte sui redditi (IRPEF, IRES), dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), dell’imposta municipale propria (IMU) e per l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Considerata l’esiguità degli importi, si torna a discutere sulla reale possibilità di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, ma con potenzialità di sviluppo inespresse attraverso questa misura
In più occasioni, la Confcommercio di Manduria, attraverso il proprio presidente Dario Daggiano, ha rimarcato la necessità del varo di altri interventi integrativi, alcuni dei quali potrebbero essere adottati dall’ente locale. Si potrebbe, ad esempio, limare il costo dell’occupazione del suolo pubblico per i bar, oppure abbattere i costi dell’Imu o, a partire da ottobre, della TASI. Ma si potrebbero anche prevedere interventi per portare i servizi primari nelle aree interessante.
Nulla è stato previsto a livello comunale. Occorre allora sperare che la Regione possa stanziare ulteriori fondi per la misura della rigenerazione urbana o con le Zone Franche possano essere rifinanziate.