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10/07/2014 09:22:18 - Manduria - Attualità

Andrea Lacaita, docente ordinario di Elettronica al Politecnico di Milano, in cui insegna “Dispositivi elettronici “ e “Progettazione Elettronica”, è uno dei 55 scienziati italiani inseriti fra le 3.200 menti scientifiche più brillanti del nostro tempo

 
Anche un manduriano, trapiantato a Milano, fra le menti più brillanti del pianeta.
Andrea Lacaita, docente ordinario di Elettronica al Politecnico di Milano, in cui insegna “Dispositivi elettronici “ e “Progettazione Elettronica”, è uno dei 55 scienziati italiani inseriti fra le 3.200 menti scientifiche più brillanti del nostro tempo.
A rendere noto lo straordinario risultato raggiunto da Andrea Lacaita e dagli altri 54 italiani è stata la società Thomson Reuters, che ha pubblicato la sua speciale classifica “Beautiful Mind”, che raccoglie i nomi dei ricercatori e delle ricercatrici che più si sono distinti negli ultimi anni.
Gli studiosi selezionati, infatti, sono stati quelli più citati nelle ricerche scientifiche pubblicate tra il 2002 e il 2012 e che “stanno influenzando la futura direzione dei loro settori di ricerca”. Una classifica che tenta di non penalizzare i ricercatori più giovani, spesso schiacciati in questo genere di graduatorie dagli anni di esperienza dei colleghi più anziani: per questo la Thomson Reuters ha voluto modificare il sistema di analisi basandosi su due parametri: le pubblicazioni scientifiche e le citazioni, in modo da attestare non solo il numero di articoli pubblicati, ma anche l’importanza per le ricerche del settore.
Nella nuova lista, che aggiorna quella pubblicata nel 2001, gli italiani rappresentano solo il 2%, ma in alcuni settori occupano un ruolo di tutto rilievo, come nella Medicina, con 15 presenze; seguono poi le citazioni in Farmacologia (7), Scienze agrarie (5) e Spazio (4). Andrea Lacaita è uno delle tre menti scientifiche italiane più brillanti del pianeta nel settore dell’Ingegneria. Insieme a lui solo Ermete Antolini, della Scuola di Scienza dei Materiali e Marco Liserre, del Politecnico di Bari e dell’Università di Aalborg.
Laureato in Ingegneria Nucleare nel 1985, Andrea Lacaita è stato ricercatore del CNR dal 1987 al 1992. Dal 1992 è professore di Elettronica al Politecnico di Milano. E’ stato visiting scientist/professor presso i Laboratori AT&T Bell, Murray Hill (1989-90), IBM T.J. Watson Research Center, Yorktown Heights, NY (1999). Ha ricoperto la carica di direttore del Dipartimento di Elettronica e Informazione (DEI) dal 2006 al 2008, nonché componente del Senato Accademico (2007-08).
Ha incominciato l’attività di ricerca nel 1987, studiando la fisica e la tecnologia dei dispositivi SPAD (Single Photon Avalanche Diode) e l’elettronica associata. Ha contribuito a chiarire prestazioni e prospettive di questi dispositivi e ne ha sviluppato, fra i primi, le applicazioni alla rilevazione di fotoni infrarossi. A partire dal 1992 ha fondato il laboratorio di Micro e Nanoelettronica del DEI, avviando due linee di ricerca: la prima volta allo studio di dispositivi microelettronici submicrometrici e la seconda finalizzata alla progettazione di circuiti analogici integrati.
Più recentemente (2003) ha ampliato l’attività del laboratorio al settore dei sistemi integrati per le neuroscienze.
E’ co-autore di più di 200 pubblicazioni in riviste scientifiche o presentate a conferenze internazionali. E’ autore di brevetti e di numerosi testi didattici di Elettronica. Dal 1992 coordina il Laboratorio di Nanoelettronica del Dipartimento di Elettronica e Informazione (DEI).










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