«Abbiamo chiesto all’attuale Amministrazione, in avvio di legislatura, regole certe, programmazione e misure a sostegno del comparto. A distanza di un anno, non solo siamo stati ignorati, ma sono stati approvati provvedimenti che vanno contro le nostre richieste»
Dario Daggiano, presidente di Confcommercio, lamenta una scarsa attenzione dell’Amministrazione Comunale di Manduria nei confronti della categoria degli operatori commerciali, che vive uno dei momenti più critici degli ultimi 30-40 anni.
«Il commercio ha sempre rappresentato per l’economia manduriana una delle basi portanti» ha affermato Daggiano rilasciando un’intervista alla web television “Ciak Social Tv”. «Negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica in atto, è però in seria difficoltà. Noi abbiamo delle idee per sostenere un comparto che crea lavoro per tantissima gente, ma avvertiamo la sensazione che sia in atto un certo accanimento da parte dell’Amministrazione nei nostri confronti».
Daggiano illustra queste proposte.
«Chiediamo regole certe per consentire ai commercianti di godere degli stessi diritti. Il riferimento è ai regolamenti relativi ai mercati rionali, al de hors (ovvero agli spazi all’aperto), ai chioschi. Il regolamento relativo ai chioschi, che va avanti in deroga, è inattuabile. Per non parlare della stagione estiva. Avevamo chiesto un incontro a gennaio per esporre le nostre idee per la regolamentazione del commercio lungo la litoranea e per dare ridare slancio al turismo, ma, da allora, non siamo stati ricevuti da nessun assessore».
Le prospettive, a metà luglio, sono nere.
«Ormai non ci aspettiamo più nulla, considerato che la stagione estiva è fortemente compromessa. Su questa stagione estiva avevamo riposto molte speranze, anche perchè il Salento è fra le mete più gettonate in assoluto. Invece a San Pietro in Bevagna regna il caos e il degrado, frutto anche della mancata concertazione con le associazioni di categoria.
I problemi sono nati con il trasferimento del mercatino etnico. Il centro di San Pietro in Bevagna è stato preso d’assalto da numerosi extracomunitari, che, insieme ai pochi in possesso di regolare licenza, hanno occupato un’area che non era destinata al mercatino etnico. Sfido chiunque a fare una passeggiata a San Pietro in Bevagna: troverà marciapiedi e parcheggi occupati, scivoli per disabili ostruiti, muri di bancarelle davanti alle attività commerciali a posto fisso. Quasi ogni sera si registrano risse fra gli extracomunitari, che si contendono questi spazi, eppure nessuno interviene.
Noi avevamo delle idee in merito, ma nessuno ci ha voluto ascoltare. Francamente non comprendo quest’atteggiamento di chiusura da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti di una categoria produttiva, che garantisce un’entrata a tante famiglie di questa città».