giovedì 28 novembre 2024


17/07/2014 07:29:20 - Manduria - Attualità

Ma, stranamente, solo lunedì ha affidato il compito ai suoi dirigenti tecnici di verificare se ci siano aule disponibili in altre scuole. E sinora sulla base di cosa ha sostenuto questa tesi?

 
«L’unica soluzione attualmente e immediatamente praticabile per risolvere i problemi di spazi dell’istituto comprensivo è quella di utilizzare le aule vuote di altri plessi scolastici di proprietà comunale».
E’ questa la risposta del sindaco Roberto Massafra al Consiglio d’Istituto del “Prudenzano” di Manduria, scuola che, dopo la trasformazione in comprensivo, non ha spazi sufficienti per ospitare anche la scuola secondaria di primo grado.
Il sindaco Massafra sostiene, inoltre, che «le attuali norme legislative impongono di non acquisire immobili in affitto, tant’è che nel 2013 il Comune ha revocato i contratti per locali in cui erano allocati la Polizia Municipale, l’Ufficio Commercio e il Museo Archeologico. Non avremmo alcuna giustificazione se ora decidessimo di prendere in locazione (o in comodato, che dir si voglia), altri locali, soprattutto qualora venisse dimostrato che il Comune possiede altre aule non utilizzate e in buono stato».
In questa risposta, socializzata anche agli organi di informazione, il sindaco dà mandato alla responsabile dell’Ufficio Pubblica Istruzione, Anna Pepe, al dirigente dell’Ufficio Tecnico, settore Lavori Pubblici, Antonio Pescatore, e al responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Patrimonio, Alessandro Pastore, di «verificare l’esistenza, nell’ambito dei plessi scolastici di proprietà comunale, di aule non utilizzate e, in caso di risposta affermativa, di indicare l’ubicazione e il numero delle stesse»; di «verificare l’esistenza e la possibilità di utilizzare a scopo scolastico altri locali di proprietà comunale»; infine, di verificare «la possibilità di rendere disponibili, con opportuni lavori, ulteriori aule all’interno dell’istituto comprensivo “Prudenzano”».
In buona sostanza, insomma, il sindaco sembrerebbe contraddirsi. Per mesi (dall’ottobre scorso) ha proposto al “Prudenzano” di smistare le classi in eccesso in altre aule non utilizzate di altre scuole di Manduria e solo al 14 luglio (ovvero dopo 9 mesi rispetto alla prima comunicazione scritta inviata dalla scuola), chiede ai responsabili del settore di verificare se esistono aule disponibili. Lo stesso sindaco, nella comunicazione inviata ai tre dirigenti, scrive testualmente: «In caso di risposa positiva, indicare l’ubicazione e il numero delle stesse».
Due i quesiti che nascono spontanei. Sulla base di cosa, allora, ha sostenuto per 9 mesi la tesi di utilizzare altri spazi di altre scuole se solo ora chiede di verificare se esistano? Perché questa richiesta inoltrata ora ai dirigenti comunali non è stata avanzata a ottobre? Se si fosse affrontato il problema per tempo, ora, a due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, sicuramente, sarebbe stato già risolto…











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