giovedì 28 novembre 2024


23/07/2014 13:55:27 - Manduria - Attualità

L’Area Marina Protetta congiungerebbe i due siti di interesse comunitario già esistenti nella zona, “Torre Colimena” e “Dune di Campomarino”

Tutelando l’area marina prospiciente la Riserva Naturale del Litorale Orientale della provincia di Taranto si potrebbe evitare, seppur in extremis, la realizzazione della condotta sottomarina che, a quel punto, sarebbe incompatibile.
E’ questa la speranza degli ambientalisti manduriani, che hanno formalizzato la richiesta di valutazione comunale per l’istituzione nel tratto di mare prospiciente il Comune di Manduria di un Area Marina Protetta a tutela degli ecosistemi marini e costieri. Area Marina Protetta che congiungerebbe i due siti di interesse comunitario già esistenti nella zona, “Torre Colimena” e “Dune di Campomarino”.
«La costa manduriana offre un’infinità di fenomeni di particolare interesse, partendo dagli aspetti paesaggistici, caratterizzati da spiagge basse sul livello del mare con la presenza di cordoni dunali e acque cristalline a cui, di recente, sono state attribuite, nella Guida Blu di Legambiente, 3 bandiere indice di qualità dell’area» fa notare Legambiente nella relazione inviata agli amministratori di Manduria. «Inoltre, sia nell’entroterra che lungo il tratto di costa, non mancano componenti ecologiche di pregio protette attraverso i SIC “Torre Colimena” e “Duna di Campomarino”, che si estendono anche in mare a tutela delle praterie di Posidonia oceanica».
La necessità di tutelare proprio la posidonia è un motivo in più per accogliere la richiesta di Legambiente.
«Nell’ecosistema costiero la posidonia riveste un ruolo fondamentale per diversi motivi: - grazie al suo sviluppo fogliare libera nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni 2 metri di prateria; - produce ed esporta biomassa sia negli ecosistemi limitrofi sia in profondità; - offre riparo ed è area di riproduzione per molti pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati; - consolida il fondale sottocosta contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti
sottili dalle correnti costiere; - agisce da barriera soffolta che smorza la forza delle correnti e delle onde prevenendo l’erosione costiera; - lo smorzamento del moto ondoso operato dallo strato di foglie morte sulle spiagge le protegge dall’erosione, soprattutto nel periodo delle mareggiate invernali».











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