«Pur volendo concedere agli interlocutori regionali un’apertura di credito sul loro reale interessamento alla vicenda del depuratore, non possiamo non dirci delusi dall’esito dell’incontro di Bari di lunedì scorso»
I Verdi esprimono perplessità sui risultati del confronto fra gli assessori regionali ai Lavori Pubblici, Giannini, e alle Risorse Agroalimentari, Nardoni, con i sindaci di Manduria, Sava e Avetrana, sull’annosa questione del depuratore consortile, che, in località Specchiarica, scaricherà in mare 10mila metri cubi di reflui depurati con l’antiquata tecnologia della Tabella 1/2.
«Non vorremmo che la motivazione del confronto fosse più pedestremente di natura elettorale, stante l’approssimarsi della scadenza per il rinnovo del Consiglio regionale» affermano i Verdi in una nota. «Se infatti apprezziamo la presa di posizione forte dei tre sindaci contro ogni ipotesi di scarico in mare, dobbiamo registrare da parte dei vertici regionali il riproporsi di una tattica dilatoria, mirante a scaricare la responsabilità della ricerca delle soluzioni sulle spalle di coloro che le scelte le hanno subite e che da anni, in mille forme, protestano, senza essere ascoltati. Per l’ennesima volta infatti, come se si fosse all’anno zero, è stato richiesto alle Amministrazioni locali di fornire soluzioni alternative allo scarico in mare e per di più in tempi brevissimi, entro il 4 di agosto, sottolineando però, nel contempo, i limiti invalicabili costituiti da un appalto già aggiudicato e da un progetto che non può essere modificato!».
I Verdi attendano un vero atto di apertura da parte della Regione.
«L’atto concreto che ci saremmo attesi e che avremmo considerato un primo passo significativo verso la ricerca di una soluzione non è stato compiuto: l’accoglimento della richiesta di porre formalmente una moratoria sulla realizzazione del progetto, per poi aprire un confronto con le popolazioni interessate. Una richiesta che fu formulata già anni fa dal sindaco di Avetrana e che è stata recentemente ripresentata dal Coordinamento cittadino costituitosi in Manduria. Occorre infatti tener presente che i tempi incalzano e che, subito dopo la pausa estiva, presumibilmente i lavori inizieranno».