La posizione del Movimento 5 Stelle di Manduria
Sia da Avetrana che da Manduria, lunedì partiranno dei pullman di ambientalisti che manifesteranno a Bari, nel corso del confronto fra gli assessori regionali e i sindaci dei Comuni interessati, il proprio dissenso rispetto alla soluzione progettuale relativa al recapito finale dei reflui del depuratore consortile che dovrebbe nascere in località Specchiarica.
Sull’argomento intervengono, intanto, i grillini di Manduria, che fanno notare come, sul depuratore, si sia perso, inutilmente, un anno.
«Attraverso il lavoro del comitato “No scarico a mare”, si era giunti ad individuare un bacino di utenza, per le acque reflue depurate, da utilizzare in agricoltura, la cui estensione era stata individuata con una procedura inclusiva e partecipativa degli agricoltori interessati, dei cittadini informati e degli attori istituzionali quali regione Puglia, AQP, Ente Arneo e associazioni di categoria degli agricoltori» ricorda il Movimento 5 Stelle. «Questo abbiamo proposto perché questo era stato l’interesse promesso lo scorso anno nell’incontro tenuto il 23 luglio nell’ufficio del sindaco, allorquando, alla presenza di tutti i consiglieri comunali, gli assessori di allora, i referenti del comitato e della Regione, ci si era ripromessi di definire e concludere il percorso individuato.
Alle promesse non sono seguite le decisioni sperate e ciò che era a portata di mano è divenuto sempre più irraggiungibile.
Come se non bastasse, l’Amministrazione Massafra aveva in serbo una sorpresa: un’idea di sfruttamento alternativo, già emersa con la passata Amministrazione Tommasino e tornata in auge per volontà di questa Amministrazione o di qualcuno della sua maggioranza.
Di cosa si tratti, come cittadini non è dato sapere nei dettagli, però si sa che la documentazione definitiva è stata inviata a Bari in data 6 febbraio. In quell’occasione fu trasmessa copia dello “Studio di fattibilità per il riutilizzo delle acque reflue depurate ed affinate, ai fini irrigui, ovvero per la valorizzazione dell’area comunale in contrada Marina e lo smaltimento ultimo mediante trincee drenanti”. Quindi, l’Amministrazione attuale, in virtù della sola delega elettorale, ha bloccato il progetto a costo zero del comitato e ha scelto di spendere soldi pubblici di tutti i cittadini di Manduria per portare avanti un proprio progetto, senza alcun coinvolgimento della cittadinanza.
Ovviamente, crediamo che lunedì, a Bari, l’Amministrazione sosterrà il proprio progetto con cui vuole dirottare le acque reflue verso la masseria Marina e non quello invece di indirizzare le acque reflue per uso irriguo verso l’agricoltura».