Sarà concessa la moratoria?
Non meno di cinque pullman partiranno stamani alla volta di Bari. Trasporteranno gli ambientalisti di Manduria e Avetrana (ma anche diversi turisti la cui meta estiva, da anni, è il litorale manduriano), che manifesteranno il proprio dissenso verso la scelta progettuale inerente il recapito finale dei reflui del depuratore consortile proprio mentre l’assessore ai Lavori Pubblici Giannini e quello alle Risorse Agroalimentari Nardoni incontreranno il sindaco di Sava, Iaia (che richiese tempo fa il confronto), di Manduria, Massafra e di Avetrana, De Marco.
Nessuno di loro, da quel che ci risulta, porterà con sé delle soluzioni tecniche alternative, così come richiesto nel primo confronto di due settimane fa. Negli ultimi anni diverse proposte sono state avanzate, ma la Regione e l’Aqp le hanno sistematicamente scartate. Né sarebbe stato possibile, d’altronde, produrne altre tecnicamente valide in appena due settimane.
Inoltre, dopo quel primo confronto, è comparsa nelle acque di Specchiarica una piattaforma galleggiante che, violando alcune prescrizioni contenute nell’atto della Valutazione d’Impatto Ambientale, ha avviato le indagini stratigrafiche, preliminari all’avvio dei lavori per la realizzazione della condotta sottomarina.
Un episodio che ha generato rabbia nella popolazione interessata. Una sorta d’affronto, che ha avuto l’effetto di mobilitare ulteriormente la gente, che oggi si recherà nel capoluogo regionale per manifestare ancora una volta una richiesta che sembra legittima: l’autodeterminazione delle scelte sul proprio territorio, concetto che il governatore Vendola ritiene valido solo per i No Tav e non evidentemente, invece, per i … No Tub, ai quali si vuole imporre lo scarico in mare dei reflui.
Cosa attenderci da questo ulteriore confronto? Considerate le premesse poste quindici giorni fa dall’assessore Giannini (“I diritti acquisiti dall’azienda che ha vinto l’appalto vanno tutelati”), crediamo sia un’utopia sperare che oggi la Regione Puglia possa accogliere la richiesta di moratoria che sarà rilanciata dai sindaci di Manduria e di Avetrana (quello di Sava ha invece già chiarito l’altro ieri, su queste stesse colonne, la propria posizione).
Sembra “assordante” il silenzio di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale, comprese quelle di minoranza. Nessuna di loro, in questi ultimi quindici giorni, ha speso una parola a favore della gente che protesta, né si è fatta promotrice di un’azione politica concreta tesa a sostenere le loro richieste. Eppure le elezioni Regionali si avvicinano… La gente di Manduria e Avetrana saprà dimenticare?