L’esito del confronto-bis con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giannini divide la gente in lotta per evitare il recapito in mare dei reflui dell’impianto depurativo
Un buon punto di partenza, per poi ottenere a settembre ulteriori garanzie? Oppure una disfatta amara?
L’esito del confronto-bis con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giannini divide la gente in lotta per evitare il recapito in mare dei reflui dell’impianto depurativo consortile di Manduria e Sava. La variante è legata alle aspettative: eliminare lo scarico in mare dal progetto e accordare una moratoria sui lavori sino all’individuazione di una soluzione tecnica altrettanto valida.
Entrambe queste aspettative sono state mortificate. L’assessore Giannini ha ribadito che i diritti acquisiti dall’azienda che ha vinto l’appalto non possono essere scalfiti in alcun modo. Pertanto, si è posto alla ricerca di alternative che, sulla carta, dovrebbero limitare al minino l’uso della condotta sottomarina e, con esso, il rischio di inquinamento del tratto di mare antistante Specchiarica.
Sono stati assunti degli impegni che, in verità, non si discostano di molto da quelli più volte indicati anche dal suo predecessore Amati. Giannini ha promesso l’affinamento massimo ottenibile oggi con le tecnologie che sono sul mercato (Tabella 4 S). Promessa più volte assunta dalla Regione negli anni scorsi e mai concretizzata con un impegno di spesa e con un atto deliberativo.
«Non vi fidate della parola di un assessore regionale?». E’ stata questa la replica di Giannini a chi faceva notare come a questa promessa non siano mai seguiti degli atti concreti. Anche Amati, d’altronde, ha ricoperto la carica di assessore regionale…
E’ stato poi rispolverato l’impegno dell’Arneo di assorbire ben 90 litri al secondo di acqua sanificata dal depuratore. Una volumetria enorme, che genera qualche perplessità: siamo proprio certi che nei mesi piovosi, quando, ovvero, i campi non hanno bisogno di irrigazione, l’Arneo sarà in grado di mantenere fede a questo impegno? Oppure con quell’acqua provvederà, a quel punto, ad irrigare i tanti … impianti fotovoltaici che hanno preso il posto di colture in tantissimi ettari delle nostre campagne? Senza dimenticare, inoltre, che la rete irrigua dell’Arneo è vetusta e, pertanto, abbisognevole di un intervento di “maquillage” particolarmente costoso.
La parte in eccedenza dell’acqua sanificata dovrebbe poi essere stoccata e smaltita o in alcuni ettari di masseria Marina, di proprietà del Comune di Manduria, in una non meglio identificata cava di Avetrana o attraverso usi civili (lavaggio delle strade).
Solo ipotesi, al momento, prive di ogni concreta progettazione tecnica e di relativo finanziamento…