«Ora bisogna lavorare sodo. Continuare la protesta e continuare la proposta. Forniamoci immediatamente di avvocato amministrativista e tecnico qualificato»
«A Bari abbiamo ottenuto il massimo possibile in questo momento. Non dimentichiamo che il 21 luglio sembrava che non ci fosse più alcuna possibilità. Ora c’è l’impegno a prevedere nel progetto le tecnologie più all’avanguardia, quelle indicate dal decreto legge 185. Inoltre, l’Arneo assorbirà ben 90 litri di acque sanificate al secondo e la condotta sottomarina sarà aperta solo alla presenza di una commissione tecnica nominata dai tre Comuni interessati».
Emanuele Micelli, consigliere comunale di Avetrana, commenta il risultato del secondo confronto con l’assessore regionale Giannini.
«Non dobbiamo mai dimenticare da dove siamo partiti e dal fatto che esiste una gara d’appalto aggiudicata» sostiene Micelli. «Il nostro obiettivo deve essere, ora, quello di strappare le migliori condizioni possibili. Avere l’acqua sanificata con le tecnologie della Tabella 4 S è già un ottimo viatico. Così come quello di avere la garanzia che la condotta sottomarina sarà aperta solo in presenza di una commissione di tecnici di fiducia dei tre Comuni interessati. E’ chiaro che non dobbiamo mai sentirci appagati e che l’8 settembre, quando incontreremo nuovamente l’assessore regionale Giannini, chiederemo ulteriori garanzie e ulteriori impegni. Noto che, purtroppo, in tanti parlano senza avere una cognizione di causa. Eliminare la condotta sottomarina sarebbe il non plus ultra. Ma sono sopravvenute della condizioni giuridiche che non possono essere ignorate. Allora, partiamo dall’analisi dell’esistente e cerchiamo di ottenere il massimo. Ma sono convinto che gli impegni assunti da Giannini non siano da sottovalutare. Non dimentichiamo che le acque sanificate dovrebbero essere utilizzate anche per l’irrigazione dei terreni della masseria Marina e per usi civili. Sono convinto che questo non deve essere punto di arrivo, ma di partenza. In tanti anni tutti hanno dormito. Ora bisogna lavorare sodo. Continuare la protesta e continuare la proposta. Forniamoci immediatamente di avvocato amministrativista e tecnico qualificato».
Emanuele Micelli, insomma, è fra quelli che ritengono incoraggiante l’esito del confronto, ma non ancora appagante.
Ora c’è un mese di tempo per analizzare con serenità l’esito del secondo confronto con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giannini, per formalizzare le ulteriori richieste da portare sul tavolo dell’8 settembre e per tornare ad incalzare la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese.