giovedì 28 novembre 2024


08/08/2014 10:17:49 - Manduria - Attualità

Il sindaco Massafra e il presidente del Consiglio Dimonopoli bersaglio delle critiche dei consiglieri di minoranza e di Proposta per Manduria. Dimonopoli criticato anche da Leo Girardi

Il sindaco Massafra e il presidente del Consiglio Dimonopoli bersaglio delle critiche dei consiglieri di minoranza e di Proposta per Manduria. Dimonopoli criticato anche da Leo Girardi
 
Bagarre in apertura dei lavori della seduta del Consiglio Comunale di martedì sera. Prima ancora che il sindaco Massafra ratificasse in aula la nomina dei nuovi assessori e che il presidente del Consiglio Comunale Dimonopoli provvedesse alla surroga dei due consiglieri che ora fanno parte dell’esecutivo, sono partite velenose stilettate all’indirizzo del primo cittadino dai banchi della minoranza (in particolare dal Pd) e dai due rappresentanti della lista “Proposta per Manduria”, che, pur essendo stata di fatto estromessa dalla giunta, continua a restare, seppur con spirito molto critico, nella maggioranza.
Qualche protesta ad alta voce è partita anche dalla zona riservata al pubblico.
«Sindaco Massafra, lei è stato l’unico a non essere venuto in via Capruzzi al termine del confronto con l’assessore regionale Giannini» è stato urlato ad alta voce. «Doveva venire a riferirci l’esito della riunione. L’abbiamo aspettata sino alle 19».
Il presidente del Consiglio Dimonopoli ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma fra gli ambientalisti presenti, che, attraverso il consigliere Morgante, hanno ribadito la richiesta al sindaco di riferire in aula di quanto accaduto a Bari. Massafra ha offerto la disponibilità a dialogare con i presenti, ma solo al termine dei lavori, come poi è avvenuto, anche se molti ambientalisti erano già andati via.
Anche il presidente del Consiglio Nicola Dimonopoli è stato oggetto di critiche, questa volta arrivate anche dai banchi della maggioranza.
«La seduta era fissata alle 15,30 e lei ha proceduto con l’appello solo alle 16,50, ovvero 20 minuti dopo l’ora di tolleranza ormai consueta» ha fatto rilevare Leo Girardi, leader dell’omonima lista. «Inoltre non sta rispettando le regole che disciplinano lo svolgimento del Consiglio Comunale. A quasi un’ora dall’avvio dei lavori ha consentito l’apertura di un dibattito politico che non era iscritto all’ordine del giorno, così come in agenda non c’erano neppure le comunicazioni del sindaco (che pure sarebbe stato lecito attendersi). Lei non ha la capacità di far rispettare le regole».
Critiche sono partite anche dal consigliere Ferretti De Virgilis («Lei non sa fare il suo lavoro»), dai due rappresentanti del Pd (Cascarano e Della Rocca) e dal consigliere di “Proposta per Manduria” Mimmo Maggi, il quale ha rimarcato la grande confusione esistente all’interno delle Commissioni consiliari a seguito dei tanti “cambi di casacca” e alle dimissioni di tre presidenti su sei. Lo stesso Maggi ha poi annunciato le proprie dimissioni da presidente della sesta Commissione consiliare.










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