Ma non si sarebbe potuto fare nell’ottobre scorso, evitando di giungere a poco più di un mese dall’avvio dell’anno scolastico in emergenza?
L’Amministrazione Comunale verificherà la disponibilità dei Padri Passionisti e dell’istituto “Belisario Arnò” a concedere in comodato gratuito (con spese a carico dell’ente pubblico) le tre aule necessarie all’istituto comprensivo “Prudenzano” al fine di completare il ciclo di formazione della scuola secondaria di primo grado.
In buona sostanza, si ritorna indietro di quasi dieci mesi, da quando, cioè, la dirigente scolastica della scuola manduriana ha iniziato a porre al Comune, informalmente e formalmente, il problema della carenza di aule del “Prudenzano” per i prossimi tre anni (poi, grazie ad un piano di rientro del numero delle sezioni, già varato nel gennaio scorso, la struttura sarà sufficiente ad accogliere tutte le classi previste). E’ estremamente evidente che se l’Amministrazione avesse affrontato per tempo il problema, non si sarebbe arrivati a poco più di un mese dall’avvio dell’anno scolastico in una situazione di incertezza.
Da sottolineare che, in ogni caso, il sindaco Massafra, il suo vice De Donno e l’assessore alla Pubblica Istruzione Lariccia sono ancora convinti (è ciò che è emerso nella riunione con i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi di Manduria) che la soluzione ottimale sia quella di utilizzare alcune aule libere dell’ex scuola media “Fermi”. Dimenticando che, in questo caso, il risparmio del Comune sarebbe davvero poca cosa di fronte al disagio che si arrecherebbe ad oltre una sessantina di famiglie. Infatti, è stato già stimato dall’Ufficio Tecnico Comunale che le spese per il “funzionamento” (riscaldamento, acqua, energia elettrica) delle tre aule aggiuntive alla “Fermi” ammonterebbero a circa 4.000 euro. Occorre poi aggiungere la somma da spendere per consegnare in modo dignitoso queste tre aule al “Prudenzano” (tinteggiatura ed eliminazione di alcune infiltrazioni d’acqua piovana) e un esborso economico aggiuntivo per l’eventuale richiesta del servizio di scuola-bus per quelle famiglie che non potrebbero accompagnare i propri figli dall’altra parte della città.
In fin dei conti, poi, se il sindaco Massafra è convinto dell’economicità della propria soluzione, perché non ha ancora firmato un’ordinanza in tal senso, assumendosi oneri e onori della decisione?