giovedì 28 novembre 2024


10/08/2014 08:27:51 - Manduria - Attualità

 Il consigliere di “Proposta per Manduria”: “Massafra ha dimostrato scarso rispetto dei patti e attuando di fatto un ribaltone politico”

«Il sindaco Massafra ha rafforzato la propria maggioranza estromettendo i suoi alleati, portando in seno all’Amministrazione e alla giunta la rappresentanza dei propri iniziali avversari politici, dimostrando scarso rispetto dei patti e attuando di fatto un ribaltone politico».

La voce critica di “Proposta per Manduria”, la lista che faceva parte della coalizione che ha sostenuto l’elezione di Roberto Massafra e che ora è stata estromessa dalla giunta, non ha tardato a farsi sentire. In Consiglio Comunale, martedì, il consigliere Mimmo Maggi ha rinfacciato al sindaco il “voltafaccia”.

«Il sindaco ha lasciato fuori dalla giunta il nostro movimento, ha indebolito la rappresentanza della Lista Girardi nonché la rappresentanza della sua stessa lista, ammettendo in giunta, invece, un assessore del Centro Democratico (il cui gruppo era composto da Lariccia, eletto nell’Udc e poi passato nel Centro Democratico, e da Quaranta, eletta nel Pd e poi passata nel Centro Democratico) e uno del Nuovo Centro Destra (il cui gruppo è composto da due consiglieri eletti nel PdL e poi transitati con Alfano)» ha ricordato Maggi. «“Proposta per Manduria” sosterrà l’Amministrazione, ma non ad ogni costo. Valuteremo gli atti uno per uno e poi decideremo si votare i provvedimenti qualora saranno ritenuti utili alla comunità».

Dopo aver riepilogato tutti i cambi di casacca che sono avvenuti, in poco più di un anno, all’interno dei partiti della coalizione che vinse le elezioni nel 2013, Maggi si è soffermato sulle cause che hanno determinato l’instabilità politica.

«Le fibrillazioni sono state originate dai tanti passaggi da un gruppo all’altro ma anche dal mancato assenso da parte di alcuni a perseguire la capotica volontà di appaltare l’illuminazione pubblica e la gestione del cimitero attraverso il sistema del project financing, che prevede l’inusitata durata del contratto di trent’anni» è l’opinione di Maggi illustrata in Consiglio. «Tutto ciò ha determinato malumori e contrasti sfociati nella richiesta di azzeramento da parte della lista Girardi, la quale, per rafforzare la richiesta, ritirò i propri due assessori dalla giunta. Girardi che, come è noto, chiese anche al sindaco di estromettere dalla giunta il gruppo di Noi Centro, aprendo alle forze democratiche di opposizione. Ma proprio la lista Girardi ha poi dovuto accettare la presenza di Noi Centro in maggioranza e ha dovuto rinunciare ad un posto in giunta, sacrificando Angela Moccia. Davvero un ottimo guardagno…».












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