A Torre Colimena, questa sera, ci sarà un concerto di musica popolare (si esibiranno due gruppi: i Tamburellisti di Torre Paduli e i Ritmo Binario), per ritrovarsi con una nuova protesta
Un grande concerto nella piazzetta centrale di Torre Colimena per ribadire il dissenso verso il recapito finale delle acque del depuratore consortile: lo scarico in mare.
Il timore per il futuro del turismo in questa zona è legato proprio a questa infelice scelta progettuale. Lo scarico in mare comporterebbe il divieto di balneazione in un’area di grande pregio ambientale, oltre all’inevitabile inquinamento delle acque.
A Torre Colimena, questa sera, ci sarà un concerto di musica popolare (si esibiranno due gruppi: i Tamburellisti di Torre Paduli e i Ritmo Binario), per ritrovarsi con una nuova protesta.
La particolarità dell’iniziativa è legata allo sponsor del concerto: si chiama “Qu.Ale”, è stato definito il primo “vino democratico ed ecosostenibile”, particolarmente attento all’ambiente, prodotto dalle Tenute Emèra di Claudio Quarta.
Vino che nasce dalla volontà di Alessandra, figlia di Claudio, che ha voluto confezionare “Qu.ale” con prodotti assolutamente riciclati (vetro, etichetta, cartone, ecc) per dimostrare che si può produrre senza inquinare l’ambiente. Inoltre, una parte del ricavato della vendita del vino viene donato ogni anno in beneficenza ad associazioni no profit a sostegno della ricerca o dei bambini meno fortunati. Ancora, lo stesso vino, ha voluto “adottare” la riserva naturale protetta di Torre Colimena per tutelarla e proteggerla.
«Ritiene assolutamente insensato che prima si istituisca una riserva naturale e poi si vorrebbe costruire un depuratore con lo scarico a mare, che potrebbe pertanto avvelenarla in qualsiasi momento» sostengono i responsabili di quest’azienda vinicola.
Durante la serata, che sarà anche trasmessa in streaming, si potrà degustare il vino, ascoltare dell’eccellente musica popolare salentina e gridare il proprio dissenso rispetto allo scarico in mare.