giovedì 28 novembre 2024


23/08/2014 21:46:01 - Manduria - Attualità

 «Abbiamo depositato la richiesta il primo agosto scorso» fa notare Arcangelo Durante. «Entro il 21, il presidente del Consiglio avrebbe dovuto convocare la seduta, stabilendo il giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere»

«Sono trascorsi i venti giorni previsti dal Regolamento ma il presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli, non ha convocato la seduta del consesso elettivo con all’ordine del giorno la carenza di aule dell’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano”».

E’ un consigliere di maggioranza Arcangelo Durante, firmatario insieme agli altri due consiglieri di “Noi centro” e ai consiglieri di minoranza Morgante (Forza Italia) e Dimitri (Lista Schittulli) della richiesta della seduta di Consiglio, a far rilevare la violazione del Regolamento in cui è incappato Nicola Dimonopoli, già bersaglio, nell’ultima riunione del consesso, delle critiche di un altro rappresentante della maggioranza (Leo Girardi).

«Abbiamo depositato la richiesta il primo agosto scorso» fa notare Arcangelo Durante. «Entro il 21, il presidente del Consiglio avrebbe dovuto convocare la seduta, stabilendo il giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere. Benchè sollecitato anche telefonicamente, sino a stamani non mi è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale circa la convocazione del Consiglio».

Durante si sofferma sulla necessità di accorciare i tempi.

«Le lezioni scolastiche inizieranno il 15 settembre e l’Amministrazione ha il dovere di individuare una soluzione alla carenza delle aule per tempo» continua Durante. «Peraltro il problema, da quanto ho appreso nel corso del confronto fra il sindaco Massafra e i genitori, è stato sollevato dalla dirigente scolastica nel mese di settembre del 2013 a livello informale e nel successivo mese di ottobre attraverso una PEC. Non solo. Non avendo ricevuto alcuna risposta esaudiente, dalla scuola sono partite altre sollecitazioni, sempre in forma ufficiale. Cosa si aspetta, allora, ad intervenire?».

Pare che il Comune abbia inviato una fredda richiesta scritta all’istituto “Belisario Arnò” e al convento dei Padri Passionisti per verificare la disponibilità a concedere tre aule in comodato gratuito, con spese a carico dell’Amministrazione. Sembra che le risposte siano state negative.

«Per me era abbastanza prevedibile. Questa gente aveva già dichiarato, nei mesi scorsi, la disponibilità a concedere le aule, formulando anche una richiesta economica. Il Comune, da quel che mi risulta, non ha mai risposto ufficialmente, forse perché il sindaco partiva dalla convinzione che l’unica soluzione fosse quella di utilizzare le aule libere del comprensivo “Don Bosco”. Noi abbiamo il dovere di dare delle risposte alle famiglie e se proprio il sindaco è convinto che la sua soluzione sia la migliore, firmi pure l’ordinanza, assumendosi però oneri e onori della scelta».











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