L’Aqp declina ogni responsabilità connessa sia alla mancata chiusura del procedimento di infrazione comunitaria che ha ad oggetto il territorio di Manduria sia per il procrastinarsi dell’utilizzo dell’attuale recapito finale del depuratore a servizio dell’abitato di Manduria
Il 4 agosto siede al tavolo delle trattative a Bari e concorda e sottoscrive, insieme all’assessore regionale Giannini, la sospensione dei lavori di realizzazione della condotta sottomarina sino all’8 settembre prossimo (concessione farsa in quanto già la Valutazione d’Impatto Ambientale contiene una prescrizione specifica, che impone la sospensione dei lavori nei mesi estivi). Poi, una settimana dopo (esattamente l’11 agosto), invia una raccomandata a tutti gli enti interessati al progetto e, per conoscenza, anche alla Procura della Repubblica di Taranto, per sollecitare il rilascio di tutte le autorizzazioni e il conseguente avvio celere dei lavori. Arrivando a formulare sinanche la richiesta di intervento del commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia, esercitando i poteri propulsivi o sostitutivi. In altre parole, commissariando, insomma, gli enti che stanno frapponendo ostacoli all’avvio dei lavori.
L’Acquedotto Pugliese scopre le carte, dimostrando, con la lettera a firma del responsabile del procedimento (Emilio Tarquinio) e del direttore (Giuseppe Valentini) di avere, in realtà, poca voglia a continuare a trattare.
«La progettazione è stata al centro di una proceduta di valutazione ambientale, dalla quale è chiaramente emerso come la soluzione in progetto fosse l’unica concretamente realizzabile nel breve e medio periodo e l’unica in grado di garantire significativi miglioramenti della situazione locale» è riportato nella lettera dell’11 agosto. «Resta però ferma la possibilità, mai esclusa, di mitigare ulteriormente l’impatto ambientale delle opere previste in progetto, con l’attivazione di un sistema di recupero delle acque affinate per l’agricoltura (come da studio di fattibilità prescritto, elaborato e trasmesso all’Amministrazione regionale); prospettiva che richiederà naturalmente la collaborazione del consorzio di bonifica competente.
E’ però del tutto evidente che il procrastinarsi di tate situazione amplifica quelle
Per quanto rappresentato, si chiede, pertanto, a tutti gli enti in indirizzo di voler
Con l’occasione, si invita il commissario delegato, ad esercitare tutti i poteri propulsivi o sostitutivi ad esso attribuiti, per accelerare la realizzazione dell’intervento».