giovedì 28 novembre 2024


03/09/2014 17:33:48 - Manduria - Attualità

«E’ uno strumento utile, ma gli ammalati di Sla di Manduria avrebbero potuto ottenere degli aiuti se fossero stati utilizzati i finanziamenti del Piano di Sociale di Zona»

 
«L’Ice Bucket Challenge, ovvero il secchio di acqua gelata versato in testa con il video da postare in rete, è un momento goliardico che è stato utilizzato, nell’ultimo mese, per sensibilizzare il mondo su una malattia sempre più aggressiva come la Sclerosi Laterale Amiotrofica. A Manduria e nei centri limitrofi i malati avrebbero potuto usufruire di un sostegno maggiore se fossero state investite le risorse stanziate per il Piano Sociale di Zona».
Il movimento 5 Stelle di Manduria, pur non disdegnando quello è che diventato un tormentone dell’estate 2014 (che sarebbe servito a raccogliere 80 milioni di dollari come beneficenza per sostenere la ricerca su questa malattia), fa notare come, però, non tutte le istituzioni abbiamo dimostrato sensibilità verso le esigenze degli ammalati.
«L’Ice Bucket Challenge non è solo il nuovo tormentone dell’estate o una nuova moda per divertirsi con i gavettoni e invitare altri a fare altrettanto» sostengono i grillini di Manduria. «Si tratta di una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi per i malati di SLA (sclerosi laterale amiotrofica). È un’iniziativa che ha avuto un enorme successo non soltanto dal punto di vista dell’immagine ma anche per quanto riguarda la raccolta fondi: oltre 80 milioni di dollari raccolti in tutto il mondo».
Si ispira ad un’altra iniziativa molto simile, l’Ice Water Challenge, nata nel luglio del 2014 da un’associazione neozelandese per la ricerca contro il cancro. La sfida del secchio di acqua gelata viene associata al morbo di Lou Gehring grazie al giovane Pete Frates, ex capitano della squadra di baseball del Boston College, al quale è stata diagnostica la SLA due anni fa.
Sono bastate poche settimane perché l’Ice Buchet Challenge si diffondesse tra le personalità più note e importanti del mondo: da Zuckerberg a Bill Gates passando per Oprah Winfrey.
« Ci siamo interessati al vissuto di alcune famiglie di nostri concittadini quando abbiamo comunicato ai portavoce parlamentari del M5S di preparare un’interrogazione parlamentare sulla situazione conclamata e pubblica di una mezza dozzina di casi nella nostra città di Manduria.
Ma ci preme sottolineare come la cruda e anonima casistica che racchiude casi con quotidiani problemi e disagi sopportati dalle famiglie abbia bisogno di gesti mediatici per sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa malattia, quando invece dovrebbero essere già in prima linea le istituzioni sanitarie e gli enti locali.
Prendiamo l’esempio del nostro Comune. Sicuramente le famiglie interessate dalla presenza in casa della malattia, avrebbero potuto godere di un supporto maggiore se quei 6 e passa milioni di euro che non si sono spesi nella programmazione passata dei Piani di Zona fossero stati indirizzati anche a tale scopo.
Se il fine ultimo della programmazione dei Piani di Zona è quello di dare anche un supporto alle famiglie che vivono un disagio sanitario con la presenza di un malato di SLA, è, secondo noi, moralmente giusto individuare un modo per venire incontro a tali esigenze.
Invitiamo pertanto l’Amministrazione Comunale ad attivarsi celermente per verificare le esigenze dei cittadini colpiti dalla SLA ma soprattutto per trovare un modo proficuo per spendere quei soldi pubblici trascurati dalla passata gestione: non vogliamo che debbano essere riportati di nuovo alla prossima programmazione».










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