giovedì 28 novembre 2024


10/09/2014 19:46:47 - Manduria - Attualità

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Amleto Della Rocca, richiama l’attenzione sui danni subiti dal comporto agricolo

«Ancora una volta l’economia di questo territorio rischia di essere messa in ginocchio».
Il consigliere comunale del Partito Democratico, Amleto Della Rocca, richiama l’attenzione sui danni subiti dal comporto agricolo sia per la troppa pioggia caduta negli ultimi mesi, che ha favorito l’attecchimento della peronospora alle viti, sia per le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni, che hanno rappresentato, in molti casi, il colpo di grazia per i raccolti di qualità della zona.
«Ancora una volta la nostra agricoltura, fatta di sacrifici e tanto lavoro, paga un conto salato alle calamità naturali» afferma il consigliere Amleto Della Rocca. «Anche questa volta siamo costretti a fare la conta dei danni a causa di calamità naturali che, per un motivo o per un altro, colpiscono le attività produttive più deboli».
Il rappresentante del Pd avanza, pertanto, una proposta.
«L’Amministrazione Comunale, dopo le violente precipitazioni dei giorni scorsi e sulla scorta di una prima sommaria stima dei danni, dovrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di dichiarare lo stato di calamità naturale, adottando l’apposita delibera di giunta» è la richiesta che Della Rocca gira alla coalizione di governo di Manduria. «In questa circostanza, le comunicazioni di allerta per rischio idrogeologico diramate con frequenza dalla protezione civile regionale erano ben fondate e le sopraggiunte precipitazioni hanno contribuito a peggiorare la situazione, peraltro già critica, della nostra agricoltura.
Vigneti allagati, uva colpita ripetutamente dalla peronospora nei mesi passati, elevata percentuale di prodotto danneggiato e bassa gradazione di quello restante, sono elementi fondati per chiedere lo stato di calamità naturale nelle “terre del Primitivo”.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale di Manduria, nella persona dell’assessore all’Agricoltura, ha il dovere di accertare i danni e fare esplicita richiesta ai competenti organi regionali.
In situazioni del genere le regioni hanno la possibilità di rivolgersi al Governo per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il Consiglio dei Ministri valuterà la richiesta e in caso di accertamento della crisi, prenderà adeguati provvedimenti.
I danni per la nostra economia, basata principalmente sull’uva e sul vino Primitivo, saranno ingenti e, purtroppo, i mesi a venire lo dimostreranno.
Pertanto non vi è tempo da perdere e dimostrare attenzione a un comparto, come quello agricolo, che non può continuare a essere penalizzato e considerato la “cenerentola” dell’intero sistema economico».










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