giovedì 28 novembre 2024


14/09/2014 10:56:31 - Manduria - Attualità

Sarebbe emersa la disponibilità di Regione e Aqp a modificare il crono programma, posticipando i lavori per la condotta

Interlocutorio l’esito del primo tavolo tecnico sul recapito finale del depuratore consortile di Manduria e Sava. La volontà di discutere garbatamente sulle alternative allo scarico in mare dei reflui non ha ancora prodotto un’intesa: le due parti (erano presenti l’ing. Delli Santi in qualità di consulente del Comune di Manduria e il prof. Del Prete, accompagnato dall’assessore Tarantino, in qualità di consulente del Comune di Avetrana, nonchè i tecnici di Regione, Acquedotto e Ufficio Acque), si sono però aggiornate a lunedì 22 settembre. Il giorno dopo l’assessore regionale Giannini riceverà nuovamente le delegazioni politiche.
Di nuovo, rispetto ai recenti confronti in terra barese, è emerso la disponibilità di Regione e Acquedotto a rimodulare il cronoprogramma dei lavori: invece di iniziare proprio con la condotta sottomarina, la ditta appaltatrice potrebbe cantierizzare l’opera con i collettori che collegheranno il depuratore di Manduria (anch’esso sarà soggetto ad alcuni interventi), con l’area della litoranea mandurina in cui sarà ubicato l’impianto. Ciò consentirebbe di avere dei margini di tempo molto più ampi per valutare l’alternativa tecnica, consentita dalla gente, migliore, che rispetti l’ambiente e che non stridi con le esigenze funzionali dell’impianto. Di questa eventualità, sicuramente gradita alle rappresentanze di Manduria e di Avetrana, si continuerà a discutere nei prossimi confronti.
Altro tema dell’incontro barese (ma si tratta pur sempre di un’ipotesi), è stata la possibilità di trovare ed attuare delle soluzioni transitorie circa il recapito finale (trincee drenanti o pozzi sperdenti come recettore , per valutare l’eventuale necessità di procedere con la condotta sottomarina. Strada che riteniamo impervia, in quanto si dovrebbero trovare delle risorse, anche consistenti, per realizzare opere che poi potrebbero essere accontonate.
Da parte loro, i tecnici di Regione e Acquedotto Pugliese hanno rimarcato i vincoli che l’aggiudicazione dell’appalto comporta. Appalto che prevede la realizzazione della condotta sottomarina, opera che quindi, realisticamente, non sarà facile da eliminare.
A queste obiezioni, le delegazioni di Avetrana e Manduria hanno ribadito la determinazione a rifiutare la condotta sottomarina, anche di fronte ad un eventuale impegno di utilizzarla esclusivamente in fasi emergenziali. In Italia, troppo spesso, ciò che è in principio emergenza diventa in poco tempo routine…
Dopo un paio di ore di dialogo, le parti si sono aggiornate al 22 settembre.










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