«E’ già stata depositata presso la Soprintendenza Archeologica la comunicazione dell’inizio dei lavori di scavo, con l’indicazione dell’archeologo che li seguirà»
Il rischio di un imminente avvio dei lavori per la realizzazione del depuratore e delle opere connesse ha spinto il coordinamento cittadino contro lo scarico in mare a scrivere una lettera aperta al sindaco di Manduria, Roberto Massafra.
«E’ già stata depositata presso la Soprintendenza Archeologica la comunicazione dell’inizio dei lavori di scavo, con l’indicazione dell’archeologo che li seguirà» si apre la lettera, che reca le firme di Verdi, Giovani per Manduria, Tutti uniti per San Pietro, Archeoclub, Comitato per la tutela della zona Chidro, associazioni “Vistadallalto”, “Azzurro Ionio”, “Io amo San Pietro in Bevagna” e dai portavoce di altrettanti gruppi spontanei Giovanni Micelli, Antonella Sanasi e Andrea Andrisano. «D’altronde, nel cronoprogramma in possesso del sindaco, viene indicata come data di consegna dei lavori il 15 settembre».
Convinti che si debba agire con la massima tempestività al fine di scongiurare che si ponga in essere la progettata condotta di scarico in mare dei reflui, i firmatari avanzano una serie di richieste.
«Si sospenda la discussione su ogni ipotesi futuribile di affinamento e riuso e si concentrino gli sforzi al fine di evitare con ogni mezzo l’inizio dei lavori per la realizzazione del depuratore e delle condotte, come da progetto. Si verifichi se la ditta aggiudicatrice dell’appalto abbia acquisito tutte le autorizzazioni da parte di tutti gli enti interessati e se abbia seguito tutte le prescrizioni di rito, previa acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale della progettazione definitiva. Si verifichi se vi sia congruenza tra queste e quanto dichiarato da AQP nel cronoprogramma da esso inviato alla Regione. Si allerti al più presto la Soprintendenza Archeologica, rimarcando, tramite apposita planimetria, la contiguità tra la condotta di terra e due siti neolitici già da tempo individuati, nonché l’attraversamento di un sito di insediamento romano presso masseria “Specchiarica”.
In questa fase prodromica all’inizio dei lavori, il sindaco si avvalga dell’opera del maggior numero possibile di figure professionali, esperte in appalti pubblici, mobilitando innanzi tutto le strutture di cui dispone, a partire dall’Ufficio Tecnico.
Il sindaco e l’Ufficio Tecnico» si chiude la lettera, «operino a stretto contatto con un avvocato amministrativista, affinché possa tempestivamente essere individuata ogni eventuale irregolarità nell’iter attuativo del progetto di cui trattasi, al fine di bloccare l’inizio dei lavori».