Sinora, insomma, è stata messa in scena solo una farsa
“Non abbiamo il mandato per trattare sull’eliminazione della condotta sottomarina. Su tutto il resto si può trattare”.
Coloro che avevano manifestato a più riprese la perplessità sulla reale volontà della Regione Puglia di individuare una soluzione alternativa allo scarico in mare dei reflui trattati dal depuratore, da ieri mattina hanno trovato un riscontro ai propri dubbi. Nel corso del secondo “tavolo tecnico” fra i consulenti dei Comuni di Manduria (Delli Santi) e Avetrana (Del Prete) e i rappresentanti di Regione, Acquedotto e Ufficio Acque, è emersa nuovamente una chiusura totale sulla trattativa, che era stata avviata nel precedente confronto. Ad essere drastici sull’argomento sono stati i tecnici dell’Ufficio Acque, che hanno trovato una dura opposizione solo in Del Prete.
«Ci hanno riferito, senza alcun giro di parole, che loro non hanno mai ricevuto il mandato per trattare sull’eliminazione della condotta sottomarina» afferma Emanuele Micelli, consigliere comunale di Avetrana, presente all’incontro di ieri per aver accompagnato il consulente tecnico Mario Del Prete. «Ma non era stata proprio la Regione a convocare il tavolo tecnico affinchè si potessero illustrare le soluzioni alternative allo scarico in mare?».
Si avverte la sensazione che qualcuno, insomma, stia bluffando. Alla vigilia delle primarie per le Regionali, si lancia il messaggio politico della disponibilità della Regione a rivedere i piani, ma, nel contempo, l’Ufficio Acque, forse ingenuamente, scopre le carte. Sarà, insomma, solo un modo per illudere la gente?
Nel corso del confronto fra le delegazioni politiche di Manduria, Avetrana e Sava con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giannini, in un primo momento convocato per stamani (poi rinviato) si chiederà conto di questa risposta disarmante.
«Altre situazioni che si sono verificate ieri mi hanno lasciato senza parole» prosegue Micelli. «Innanzitutto, il consulente del Comune di Manduria, ing. Delli Santi, ha trattato, per tutto il tempo, la riqualificazione ambientale dell’area di masseria Marina (trincea drenante e impianti sportivi), che però non esclude, da quel che abbiamo ascoltato ieri, la presenza della condotta sottomarina. A noi, francamente, non interessa alcun progetto che non abbia, come condizione imprescindibile, l’individuazione di un recapito finale alternativo e l’eliminazione della condotta. Quando ho espresso le mie perplessità, l’ing. Delli Santi ha replicato facendo notare che i politici non avrebbero dovuto partecipare al confronto tecnico di ieri… Eppure il sindaco Massafra, sino al comizio di sabato sera, ha ripetuto che il Comune di Manduria è contro la condotta…
Ho comunicato ai presenti che non ci saremmo tirati indietro in questa battaglia e che siamo pronti a intraprendere azioni forti come quella messa in atto a Torre Guaceto. Da noi, però, le mobilitazioni saranno messe in atto prima dell’inizio dei lavori e non dopo, come è accaduto a Torre Guaceto.
Oltre all’atteggiamento della Regione Puglia, al sottoscritto non piace assolutamente quello del Comune di Manduria: dal palco dice una cosa, al tavolo tecnico riferisce altro».
La delegazione di Avetrana ha poi abbandonato il tavolo.
«Andando via, abbiamo chiarito che la nostra presenza si giustificava solo ed esclusivamente per confrontarci sulle alternative tecniche allo scarico in mare» chiarisce Mario Del Prete. «La discussione aveva invece preso una piega che non poteva assolutamente interessarci».