giovedì 28 novembre 2024


26/09/2014 07:31:26 - Manduria - Attualità

La decisione assunta ieri pomeriggio, nonostante questa lettera inviata dal sindaco a tutti i consiglieri

«Se, in modo assolutamente legittimo, alcuni consiglieri comunali ritengono di non potersi accontentare delle migliorie che si potranno ottenere per il project financing sulla pubblica illuminazione in sede di gara e intendono comunque proporre una cosa diversa da quella che è stata già approvata, occorre uscire dalla logica meramente ostruzionistica con cui l’argomento è stato sinora affrontato e dire con onestà intellettuale che questo project financing non si deve fare».
Roberto Massafra ha tentato di “stoppare” la richiesta di ben 10 consiglieri comunale (su un plenum di 24) di riportare in Consiglio la discussione sul project financing della pubblica illuminazione, che legherebbe il Comune di Manduria all’azienda vincitrice per trent’anni, con un canone annuo di circa un milione di euro. Inviando una lettera a tutti i consiglieri comunale e, per conoscenza, al Prefetto, Massafra è stato categorico.
«Se così è, come credo che sia, la strada giusta da seguire è quella di richiedere la convocazione di un Consiglio per revocare le deliberazioni numero 41 del 9 dicembre del 2013 (relativa all’approvazione del piano annuale delle opere pubbliche del 2013), limitatamente al punto riguardante il project financing, e la numero 3 del 24 febbraio del 2014. Successivamente si potrà discutere di altri progetti, qualora ve ne fossero, o di quant’altro si voglia sull’argomento».
Sindaco che, con toni altrettanto perentori, ricorda che «ciascun consigliere, in caso di decisioni derivanti dal proprio voto che dovessero comportante per l’Ente danni erariali, sarà chiamato a risponderne personalmente e che l’Amministrazione non consentirà che tali danni comportino esborsi per se stessa e per i cittadini».
Sin qui la posizione del sindaco Massafra, che ricorda, anche, come «l’Amministrazione ha fatto presente che la rimodulazione del progetto di finanza si può ottenere, entro certi limiti, attraverso il capitolato di gara, stabilendo, anche con l’ausilio di esperti che coadiuvino il responsabile del procedimento, parametri di valutazione/premialità che consentano di migliorarlo nel senso da noi tutti auspicato: diminuzione della durata della concessione, aumento del numero di nuovi punti luce da installare, diminuzione del canone annuo».
Senza voler entrare nei termine tecnici della vicenda, non comprendiamo perché si è tentato di privare il Consiglio Comunale di una discussione dalla quale potrebbero emergere nuove e migliorative proposte. Cosa può temere un sindaco che dispone in aula di una maggioranza larghissima?
 











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