La posizione di Tullio Mancino sulla vertenza-depuratore
Le Amministrazioni di Manduria e di Avetrana invieranno una richiesta congiunta al presidente del Consiglio regionale affinchè la vertenza-scarico in mare sia iscritta all’ordine del giorno di una futura seduta per dare il modo a tutti i consiglieri di esprimersi sulla vicenda.
E’ una delle decisioni assunte nel corso dell’incontro fra le delegazioni dei due Comuni, che si è svolto a Manduria e che è servito anche per un chiarimento, politico e personale, fra il sindaco Massafra e il consigliere di minoranza di Avetrana Micelli, dopo le polemiche delle ultime ore.
Sempre sul depuratore, intanto, Tullio Mancino, leader del movimento “Giovani per Manduria”, chiede al sindaco Massafra come intenda muoversi dopo che si è scoperto il bluff della Regione (l’Ufficio Acque ha ammesso di non avere delega a trattare su un recapito finale alternativo) e per sollecitare un “passaggio dalle parole ai fatti”, prima che sia troppo tardi.
«Le parole, a questo punto, servono solo per lavarsi la coscienza perché nelle parole si vuol far credere di essere contrari allo scarico a mare, mentre, nei fatti, si dimostra di volerlo» è l’opinione di Tullio Mancino. «Alla luce degli ultimi avvenimenti, mi sono ancora più convinto che il sindaco Massafra abbia un atteggiamento ambiguo sulla vicenda del depuratore: è sempre pronto a dichiarare nei comizi di essere contrario allo scarico in mare, per poi assumere atteggiamenti di chiara accondiscendenza nei confronti dei vertici regionali.
La decisione dell’8 settembre della Regione Puglia di aprire un tavolo tecnico per trovare una soluzione alternativa allo scarico a mare fu salutata come un grosso passo avanti dall’Amministrazione. Da allora si sono svolti solo due timidi incontri.
È possibile che Massafra credesse davvero che ciò che non si era riuscito a cambiare in dieci anni poteva essere fatto in due riunioni? Perchè non ha chiesto conto alla Regione di tanta superficialità?
Il vaso di pandora è stato poi scoperchiato durante la riunione di lunedì scorso, facendo venir fuori le vere intenzioni di tutti gli attori coinvolti: i tecnici della Regione hanno dichiarato chiaramente che lo scarico a mare si deve fare e il tecnico del Comune di Manduria non si è opposto a questa posizione della Regione.
Di fronte ad una presa in giro così plateale da parte della Regione, chiunque avrebbe voluto un confronto e battuto i pugni su quel tavolo... Massafra no!».