giovedì 28 novembre 2024


29/09/2014 18:00:46 - Manduria - Attualità

Da prima dell’estate le Commissioni sono sostanzialmente bloccate

I capigruppo consiliari si riuniscono per cercare di trovare un’intesa sulla composizione delle Commissioni Consiliari, che ormai, dopo i numerosi cambi di casacca che si sono registrati in aula nel primo anno di consiliatura, non rappresentano il nuovo scacchiere politico che è andato via via determinandosi.
La fuoriuscita di diversi consiglieri dai gruppi originari ha frastagliato le rappresentanze dei gruppi politici. Ragion per cui, se si garantisse almeno una presenza per ogni partito e a tutti gli indipendenti nelle sei Commissioni, si formerebbero degli organi composti da non meno di 11 unità. Vi sarebbero costi eccessivi (i gettoni di presenza da garantire a ogni componente e il rimborso della giornata lavorativa all’ente pubblico di appartenenza del consigliere), e, inoltre, Commissioni così ampie non faciliterebbero le discussioni dei provvedimenti da portare poi in Consiglio Comunale.
Occorre pertanto trovare un criterio che possa snellire la composizione delle Commissioni e che riesca ad accontentare tutti. Aspetto, quest’ultimo, ancora più complicato.
Propria il mancato funzionamento delle Commissioni negli ultimi mesi (peraltro sono dimissionari tre presidenti su sei), ha prodotto l’abbandono dell’aula per protesta del gruppo consiliare “Proposta per Manduria” in apertura dell’ultima riunione del consesso elettivo.
«Siamo stati convocati per approvare il Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale e il Regolamento Comunale per l’accertamento dei tributi locali con l’adesione del contribuente, oltre che delle aliquote da applicare» fu la premessa dell’intervento del consigliere Mimmo Maggi. «I regolamenti vengono di solito posti all’attenzione delle Commissioni in tempi molto precedenti a quelli proposti in questa occasione dall’Amministrazione. La materia avrebbe dovuto essere trattata con grande attenzione e ci sarebbe veramente piaciuto che le Commissioni fossero state convocate regolarmente e che il loro lavoro fosse servito, come credo tutti i consiglieri si auguravano, a trovare il modo e le risorse necessarie per diminuire le aliquote delle tasse. 
Noi, per conto nostro, non possiamo esprimerci poiché lo scorso 5 agosto avevamo già rivolto al Presidente del Consiglio, e all’Amministrazione un’altra pregiudiziale sulla composizione, nomina e funzionamento delle commissioni, rimasta inascoltata, nonostante l’avvertimento che non avremmo votato nessun provvedimento senza che fosse stato prima acquisito il parere delle corrispondenti legittime commissioni».











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