mercoledì 30 ottobre 2024


30/09/2009 18:39:09 - Manduria - Attualità

Disagi e esagerazioni da parte di chi?

In riferimento all’articolo pubblicato il 24.09.2009, con il quale si è voluto portare in evidenza una serie di lamentele avanzate da parte degli utenti dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Manduria, mi preme fare alcune considerazioni, in virtù del fatto che anche se indirettamente è stato tirato in causa il sottoscritto. Da chi, non lo si può intuire poiché l’articolo non appare firmato, ma sicuramente da qualche utente abituale dello sportello. Premesso che anche il sottoscritto è stato un firmatario della petizione avviata nei mesi scorsi, per la richiesta di un secondo giorno di apertura settimanale dello sportello, in quanto i disagi e le lacune nel servizio offerto, esistono e non si può far finta di niente. Ma da qui, ad affermare cose assurde e a valutare negativamente tutto ciò che viene fatto per cercare di rendere un servizio quanto meno accettabile, questo mi pare essere una vera e propria esagerazione. E arrivo al dunque. E’ stato descritto un ufficio composto da un vano di meno di quattro metri quadrati. Chi sostiene questo, o non sa usare il metro (ammesso che l’abbia usato per misurare, ma ne dubito), o non conosce le nozioni fondamentali di geometria, poiché dovrebbe sapere che per ottenere una superficie di quattro metri quadrati, bisogna che, nel caso di una stanza quadrata ogni lato misuri due metri. Considerato che la lunghezza media di una scrivania è di un metro e mezzo, mi sembra inverosimile che tutto l’ufficio risulti essere di quattro metri quadri. Per quanto riguarda poi lo “strano” modo di registrare l’ordine di arrivo degli utenti, intendo portare a conoscenza dell’autore della lamentela, che il metodo utilizzato scaturisce dall’iniziativa di un commercialista, utente abituale dello sportello, intrapresa con lo scopo di evitare che si creino le solite discussioni del chi è prima e del chi è dopo, situazioni purtroppo abbastanza frequenti laddove c’è una fila da rispettare e non certamente degne di una società civile. Questo professionista ha pensato bene di elaborare un foglio recante la data del giorno di apertura dell’ufficio ed un elenco numerato sul quale apporre il proprio nome e cognome, al momento dell’arrivo sul luogo. Quest’idea è stata condivisa e portata avanti anche da me, come anche da altri professionisti (il sottoscritto è il sindacalista a cui penso faccia riferimento il “contestatore”). Ma non solo, penso sia stata accettata anche dalla maggior parte degli utenti, poiché spesso accade che in mancanza di tale foglio datato, i primi arrivati predispongono l’elenco anche su fogli generici. Tant’è vero che mercoledì 16 settembre u.s. arrivato davanti al cancello alle ore 7:00 circa del mattino, ho trovato un elenco di sette nominativi, che mi sono permesso di trascrivere su un foglio datato e numerato, semplicemente per renderlo più chiaro e leggibile a tutti, nel segno della massima trasparenza. Quindi, non è affatto come afferma l’autore della critica, e cioè che noi apponiamo le nostre firme a monte di tutte le altre, tant’è che il giorno in questione, il sottoscritto era il numero otto, e l’altro professionista il numero due in ordine d’arrivo. Se poi si arriva alle 8:15 sperando di essere il primo, invece si scopre di essere il ventesimo, beh questo penso rientri nella logica di funzionamento di ogni fila d’attesa, per cui chi arriva per primo ha la precedenza su chi arriva per ultimo. Ferma restando la possibilità, una volta prenotati, di potersi allontanare dalla fila. Questo, sia che si tratti dell’Agenzia delle Entrate, del medico di famiglia o del supermercato, al di là del fatto se l’ordine d’arrivo viene registrato con una firma oppure con un numero rilasciato da una macchina. Quindi cerchiamo di essere qualche volta obiettivi e fiduciosi, evitando di essere sempre diffidenti del prossimo. Il nostro intento era ed è, quello di fare cosa gradita e utile a tutti noi utenti indistintamente, sia che si tratti di professionisti, sindacalisti o singoli cittadini. Sicuramente il servizio è carente, la sede non è certamente delle più confortevoli, sia per l’utenza, che per la stessa operatrice, che seppur preparata e alquanto disponibile e veloce, e comunque insufficiente da sola a servire il numeroso bacino d’utenza. Sperando che col tempo queste lacune vengano colmate da parte della Direzione Provinciale, cerchiamo una volta tanto di trovare il lato positivo della situazione.

 

 Perrucci Gregorio

 

Presidente provinciale FAPI

 

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La nostra replica.
La ringraziamo, innanzitutto, per la lezione di geometria: senza le sue indicazioni, avremmo brancolato ancora nel buio per molti e molti anni…
Noi siamo disposti a recarci con il suo geometra di fiducia per misurare quello stanzino: siamo certi che potremmo esserci sbagliati di non più di un metro.
Poi veniamo alle “cose assurde e alle esagerazioni».
Che strano, signor Perrucci, che mentre sette utenti (persone normali, non sindacalisti come lei) ci hanno scritto per ringraziarci dell’articolo (noi, per scelta, non pubblichiamo mai interventi di elogio, ma al limite quelli di critica), mentre ha da ridire chi, come lei, sapeva del trucchetto utilizzato per essere sempre primi: appendere il foglio prima delle sette del mattino. Nel giorno in questione, alla presenza del redattore dell’articolo, guarda caso i primi 9 nella lista avevano firmato tutti prima delle 7,30. Ebbene, cinque di questi erano sindacalisti o commercialisti. Non le sembra strano, poi, che fra tutti gli altri, quelli cioè che hanno firmato dalle 8 (mezz’ora prima dell’orario di apertura) in poi, non ci fossero commercialisti o sindacalisti?
E’ assurdo lamentarsi che per una persona che non è addetta ai lavori i tempi di attesa devono essere di 3-4 ore, mentre c’è chi è privilegiato?
Ci dice in quale altro supermercato o medico di famiglia esiste questo modo di mettere in fila gli utenti? A noi risulta che nel supermercato, nel medico di famiglia o alla posta, prima si entra, all’orario di apertura, e poi si ritira il numero. In tal modo non c’è il furbetto che arriva alle 7, mette la firma e poi ritorna con comodo alle 8,30, certo di essere il primo.
La cosa gradita, a cui lei si riferisce, quindi, non la fate certamente ai singolo cittadini, ma solo a chi conosce questo trucchetto e, pertanto, usufruisce dei vantaggi. Tutte gli altri utenti arriveranno sempre non prima delle 8 e si ritroveranno ad essere ventesimi o anche oltre.
Evidentemente il lato positivo è solo per chi usa questo stratagemma e non per gli altri.
La redazione
 










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