giovedì 28 novembre 2024
L’incontro dell’assessore Pentassuglia con gli operatori sanitari, e più in generale con la città, avverrà domani, alle 12: rischio declassamento per il Pronto Soccorso del “Giannuzzi”?
L’assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, a.jpg)
Manduria per illustrare il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera e la bozza di riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza.
Manduria per illustrare il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera e la bozza di riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza.L’incontro dell’assessore Pentassuglia con gli operatori sanitari, e più in generale con la città, è stato promosso dal sindaco Roberto Massafra e dal presidente del Consiglio Comunale Nicola Dimonopoli (peraltro entrambi operatori sanitari del “Giannuzzi”), per domani (martedì), alle ore 12. Sarà un’occasione propizia per conoscere, direttamente dall’assessore alla Sanità, le indicazioni relative al nosocomio della città messapica contenute dalla bozza di riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza.
Negli ultimi giorni, secondo alcune indiscrezioni circolate con insistenza, si è appreso che il Punto Nascite dell’ospedale di Grottaglie (che sino a qualche mese fa costituiva, con quello di Manduria, il polo sanitario orientale della provincia), è destinato ad essere soppresso. Nonostante la chiusura di questo reparto a Grottaglie, pare che la Regione non sia orientata a riaprire quello del “Giannuzzi”, che godrebbe di tutti i parametri relativi alla sicurezza, considerata l’attivazione, ormai da tempo, della “Rianimazione”. Le puerpere, quindi, dovrebbero rivolgersi o al Punto Nascite del “Santissima Annunziata” di Taranto (con tutte le difficoltà legate alla distanza e, soprattutto, alle notorie difficoltà logistiche), o ad ospedali di altre province.
Inoltre, la bozza di riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza prevede che il pronto soccorso del “Giannuzzi” sia declassato da “Dipartimento di emergenza e accettazione di primo livello” a “Pronto soccorso” di base, perdendo anche la presenza in organico del primario. Sembrerebbe, da quel che si sussurra, che possa essere imminente anche la chiusura definitiva del reparto di Pediatria, sinora attivo benché le sue sorti, sulla carta, fossero state segnate da tempo.
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