giovedì 28 novembre 2024


08/10/2014 17:01:48 - Manduria - Attualità

«L’attuale canile comunale è “insalubre”, cioè potenzialmente pericoloso per la salute dei cittadini, in quanto situato troppo vicino al centro abitato, nonchè per gli stessi cani, trattandosi di impianto non rispondente ai requisiti di legge»

Il sindaco Roberto Massafra elenca le ragioni alla base della scelta di trasferire i circa 200 cani attualmente ricoverati nel canile sanitario nella struttura privata di “Euro 2000”.
«L’attuale canile comunale è “insalubre”, cioè potenzialmente pericoloso per la salute dei cittadini, in quanto situato troppo vicino al centro abitato, nonchè per gli stessi cani, trattandosi di impianto non rispondente ai requisiti di legge» sostiene Massafra. «Se altri prima di me hanno ignorato tale potenziale pericolo, assumendosene la responsabilità, io non intendo più farlo. Non essendo in grado di garantire ai cittadini che abitano in un raggio di 500 metri dal canile che non possano contrarre malattie in qualche modo correlate con una così elevata concentrazione di animali, non autorizzerò alcuna ulteriore proroga dell’attuale servizio.
Il canile rifugio di Euro 2000 è sorto in funzione della convenzione stipulata il primo febbraio del 2007 col Comune di Manduria: tale associazione è tenuta ad accogliere prioritariamente i cani di nostra proprietà. A seguito dei ritardi nell’attivazione della convenzione, tale struttura è stata utilizzata, su disposizione della ASL, per accogliere cani provenienti da altri Comuni. Al fine di non intimare a questi ultimi di riprendersi i loro cani, creando una vera e propria emergenza su tutto il territorio provinciale, il Comune ha organizzato una apposita conferenza di servizi che ha indicato il percorso attraverso il quale il canile di Euro 2000 ha ottenuto le autorizzazioni e i pareri richiesti per ospitare sino a 400 cani. La retta stabilita dalla convenzione è di 1,30 euro al giorno per ogni animale, omnicomprensiva. Per cui il costo finale per il Comune non sarà molto dissimile da quello attuale: alla retta di 80 centesimi di euro vanno aggiunte tutte le spese (acqua, luce, smaltimento dei rifiuti, ecc.) che sono a carico dell’ente».










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