giovedì 28 novembre 2024


15/10/2014 18:30:32 - Manduria - Attualità

La denuncia di una commerciante, che preferisce rimanere anonima per evitare ritorsioni

«A Manduria l’abusivismo commerciale cresce a macchia d’olio. Sino ad arrivare al paradosso: un commerciante abusivo ha recentemente sponsorizzato un evento che si è svolto in città, indicando, come punto vendita, la via in cui staziona regolarmente, senza che nessuno prenda provvedimenti».
I commercianti di Manduria, quelli in regola con gli asfissianti adempimenti tributari e fiscali richiesti oggi per poter svolgere questo lavoro, sono esausti.
«Ci sentiamo impotenti di fronte a questa realtà» ci racconta una commerciante di Manduria, che chiede di restare anonima perché teme ritorsioni. «Abbiamo tentato tutte le vie percorribili, ci siamo rivolti a ogni ente o istituzione preposta, ma nessuno si muove. Di solito, assistiamo allo “scaricabarile” delle competenze: ognuno cerca di declinare il proprio ruolo nella vigilanza di questo fenomeno, che, vorrei precisarlo, non nasce ora, ma è andato consolidandosi nel corso degli anni, favorito dall’omertà di chi potrebbe intervenire ma preferisce non farlo».
Questa commerciante ci racconta altri aspetti davvero inquietanti.
«A volte ci siamo sentiti rispondere che, poiché alcuni degli abusivi sono tossicodipendenti oppure hanno avuto in passato dei precedenti con la giustizia, è meglio lasciarli lavorare, per evitare che possano nuovamente delinquere…» prosegue questa commerciante manduriana. «E’ davvero disarmante dover fare i conti non solo con la crisi economica e con le tasse che, giorno dopo giorno, crescono, ma anche con chi si ferma per strada, apre un banchetto e inizia a vendere, senza rispettare alcuna regola, compresa quelle che riguardano l’igiene. Non sappiamo da dove provengano i prodotti, in alcuni casi anche alimentari, che poi vengono venduti lungo strade ad alta densità di traffico automobilistico, con gli scarichi che, inevitabilmente, finiscono per contaminare anche la loro mercanzia. Si tratta, naturalmente, di una concorrenza scorretta, perché questa gente, che in alcuni casi non versa neppure la tassa derivante dall’occupazione del suolo pubblico, non paga nulla e non ha spese di alcun tipo. Le entrate corrispondono a guadagni netti. C’è poi chi arriva da altri paesi e pretende di dettare legge anche a Manduria…
La mia opinione? E’ giusto che a tutti sia data l’opportunità di lavorare, ma non si possono tollerare i commercianti completamente abusivi. E’ un danno che si compie allo Stato, che non introita le tasse, e a coloro che, con grande fatica, cercano di non affondare in una situazione economica davvero difficile».










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