giovedì 28 novembre 2024


22/10/2014 21:24:07 - Manduria - Attualità

Andava approvato entro il 30 settembre, termine, secondo i revisori, non dilazionabile

Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso le proprie perplessità sulla tempistica relativa all’approvazione del piano finanziario della Tari per il 2014: andava approvato entro il 30 settembre, termine, secondo i revisori, non dilazionabile.
La formalizzazione del parere, inviato al Comune sabato scorso e presentato ai consiglieri solo nel corso della mattinata di ieri, ha poi scatenato una dura polemica sulla responsabilità del ritardo.
Mentre nel merito delle perplessità l’Amministrazione, dopo una interruzione dei lavori di circa un’ora, ha prodotto delle controdeduzioni (sostenendo che quel termine perentorio è da intendersi solo sulle tasse e non sulle tariffe), ottenendo il voto favorevole della maggioranza al provvedimento, sul presunto ritardo dell’invio del parere del revisori si è registrato un duro “botta e risposta”.
«Il parere ci è stato inviato solo sabato scorso» ha fatto notare Leo Girardi. «Poiché il Comune è chiuso nella giornata della domenica, è inevitabile che sia arrivato nelle nostre mani e in quelle di tutti i consiglieri solo nella giornata di lunedì».
Con grande fermezza, ma con garbo, la presidente del Collegio dei revisori, Carola De Donno, ha spedito al mittente le accuse.
«Nella trasmissione del Bilancio del 2 ottobre scorso, alla mail non vi era alcun allegato» ha puntualizzato Carola De Donno. «Il Collegio si è poi riunito in data 6 ottobre per ritirare la documentazione necessaria al rilascio del parere e solo nella tarda mattinata di quel giorno ci è stato consegnato il Bilancio, mentre la trasmissione degli altri atti fu rinviata al 9 ottobre. L’ultimo dei quali (il Programma triennale dei lavori pubblici) lo abbiamo trovato, senza alcuna trasmissione, solo il 13 ottobre. Naturalmente, i 20 giorni che ci sono assegnati come termine per l’adempimento sono stati interrotti. Noi non siamo politici e non vogliamo fare polemiche, ma non accettiamo responsabilità che non abbiamo. Noi volevamo collaborare con quest’Amministrazione, ma se queste sono le premesse, allora potremmo cambiare atteggiamento».
Alle precisazioni della presidente del Collegio dei revisori, che hanno messo a nudo la disorganizzazione dell’Ente, è seguita una dura reprimenda del consigliere del Pd, Amleto Della Rocca, all’assessore alle Finanze, Raimondo Turco.
«Ciò che abbiamo ascoltato è vergognoso: l’assessore Turco dovrebbe dimettersi immediatamente» ha dichiarato Della Rocca. «Si tratta di un atto sconcertante, che non si è mai verificato in precedenza e che scredita l’intera Amministrazione».
All’assessore Turco (che ha precisato che il Comune non è tenuto a inviare la documentazione, ma dovrebbero essere i revisori a ritirarla dagli uffici), è poi giunta la solidarietà dell’intera maggioranza.










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