Lievitati i costi del servizio: a pagare sono sempre i contribuenti
La tassa sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti aumenta del 33,39%. La Tari, questa la sua nuova denominazione, è stata introdotta dal Consiglio Comunale.
«I costi del servizio sono cresciuti a seguito dell’esaurimento e della chiusura della piattaforma-discarica di contrada “Chianca”» ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gregorio Curri. «Conferendo i rifiuti fin dal 16 novembre del 2013 presso la discarica Cisa di Massafra, sono aumentati i costi di trasporto rimborsati alla società Igeco (titolare del servizio). Dal 15 novembre ad aprile del 2014 i costi di trasporto ammontano ad oltre 162mila euro. Pertanto, in proiezione, il costo annuo dei maggiori oneri di trasporto va calcolato in 353mila euro».
E’ aumentato anche il costo di conferimento: quello alla discarica di “Manduriambiente” era di circa 53 euro, a cui bisognava detrarre la royalty, mentre quello attuale alla discarica “Cisa” è di 117 euro, oltre il ristoro ambientale.
«Nel primo semestre del 2014 il costo di conferimento presso la discarica di Massafra è stato di un milione e 323mila euro» ha aggiunto Curri. «Pertanto, il costo presunto per l’intero anno, tenuto conto anche dell’incremento della quantità di rifiuti che si registra nel periodo estivo, è stimabile in 2 milioni e 910mila euro».
Complessivamente, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi-urbani sarà, per l’esercizio 2014, di 6 milioni e 526mila euro, costo che deve essere interamente coperto con il gettito potenziale della Tasi. Ecco, perché, le aliquote in vigore nel 2013 vengono aumentate del 33,39%.
Andando nel dettaglio, ecco le tariffe, in euro per ogni metro quadrato, che entrano in vigore retroattivamente, ovvero dal primo gennaio scorso: abitazioni 2,2763; uffici pubblici, privati e assicurazioni 4,6224; esercizi commerciali 4,7671; campeggi e villaggi 4,5866; circoli, sale giochi 4,5818; stabilimenti industriali, laboratori artigianali 4,6370; abitazioni della fascia costiera 2,2763; residenti all’estero 1,5933; ultra 65enni 1,5933; uso discontinuo 1,5933; garage 2,2763; attività stagionali 3,364; grande e media distribuzione 5,0419; ristoranti 5,0419; alberghi e pensioni 5,0419.
Dalla minoranza, ma non solo, è stato sollecitato un intervento rapido affinchè si trovino delle soluzioni che possano consentire di rendere più economico questo servizio. Soprattutto in un periodo, come quello attuale, in cui tante famiglie non dispongono neppure delle risorse minime di sostentamento.