Il rappresentante di “Proposta per Manduria” ribadisce la posizione del gruppo
«Abbiamo votato contro il piano finanziario della Tari dopo aver letto le osservazioni del Collegio dei revisori dei conti. Poiché, a nostro avviso, quella delibera non è legittima, in quanto approvata fuori dei termini prescritti dalla legge (così come chiaramente sostenuto dai revisori nel loro parere), abbiamo preferito abbandonare la seduta del Consiglio Comunale per evitare di essere costretti a votare contro il Bilancio per il 2014, a quel punto inficiato da un atto non regolare».
Enzo Andrisano, parlando anche a nome del collega consigliere Mimmo Maggi, chiarisce la posizione di “Proposta per Manduria”. Andrisano replica anche alla consigliera Marita Minonne (“Manduria Futura”), che nella seduta di lunedì aveva chiesto al sindaco Massafra di prendere provvedimenti nei confronti di quei rappresentanti della maggioranza che non avrebbero votato (anche abbandonando l’aula) il Bilancio di previsione.
«Se la signora Minonne o il sindaco Massafra intendono estrometterci dalla maggioranza, facessero pure: attendiamo una comunicazione in tal senso» è la risposta che Andrisano invia all’Amministrazione. «La nostra posizione è chiara da tempo. A luglio, dopo il rimpasto, abbiamo precisato che noi, essendo stati eletti all’interno della coalizione di governo, continueremo a far parte della maggioranza, riservandoci, però, di valutare, volta per volta, i provvedimenti che saranno sottoposti all’attenzione del massimo consesso elettivo.
Riteniamo che sia stato un azzardo per i consiglieri di maggioranza votare un provvedimento dopo i termini previsti dalla legge. I revisori, nel loro parere, hanno chiarito che, trascorso invano il termine ultimo, per la Tari si intendono confermate le tariffe dell’anno precedente. Se non interverrà una proroga dei termini, il Ministero boccerà la delibera approvata dal Consiglio e il Comune di Manduria si ritroverà con un buco di Bilancio (oltre due milioni di euro), difficilmente colmabile.
Poiché il piano finanziario della Tari fa parte integrante del Bilancio, “Proposta per Manduria” ha preferito abbandonare l’aula, per evitare di dover votare contro nuovamente.
Il mio commento a ciò che è accaduto lunedì? Ancora una volta l’Amministrazione ha dimostrato i propri limiti, approvando un atto oltre il termine e ricevendo le bacchettate dai revisori, cui inizialmente si volevano scaricare le responsabilità del ritardo della presentazione del parere. Circa la nostra posizione, se vogliono estrometterci dalla maggioranza, ce lo dicano pure: non avremo difficoltà a prenderne atto».