Quando si vuole, le ristrettezze economiche svaniscono d’incanto…
Poco meno di settemila euro impegnati per pagare l’onorario all’avvocato amministrativista leccese Pietro Quinto, incaricato dall’Amministrazione di Manduria per resistere innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale al ricorso proposto dall’associazione “Gaia” in merito all’ordinanza sulla gestione del canile sanitario. Come si ricorderà, il sindaco Roberto Massafra ha deciso di interrompere il rapporto con l’associazione “Gaia” e di preferire, al suo posto, l’associazione “Euro 2000”, la proprietaria, ovvero, del rifugio privato in cui si è tentato di trasferire i circa 200 cani del canile sanitario. Tentativo fallito perché, per due volte, un dirigente regionale fece notare come la legge vieti tassativamente la presenza di più di 200 cani in un rifugio privato e quello di “Euro 2000” ne ospita già circa 200.
Il Tar ha disposto la sospensiva dell’ordinanza, in attesa di esprimersi nel merito nei prossimi giorni.
A far riflettere è però anche la facilità in cui si riescono a individuare soldi (in questi casi, circa settemila euro) solo in determinati casi. Per le aule della “Prudenzano” questi soldi non c’erano. Così come non ci sono se si tratta di aiutare qualche indigente o quando si tratta di sovvenzionare iniziative culturali. Soldi che però spuntano in pochissime ore quando c’è la volontà politica alla base e si intende sposare, con determinazione, una specifica causa…