giovedì 28 novembre 2024


07/11/2014 20:09:35 - Manduria - Attualità

Ridurre la durata del contratto (massimo 15 anni) e individuazione del nuovo promotore finanziario attraverso una gara ad evidenza pubblica

Sono tre le richieste avanzate dai dodici consiglieri nella proposta di delibera che è agli atti del Comune di Manduria da venerdì scorso: la revoca del project financing presentato dall’azienda Mengoli di Galatina; la elaborazione di uno studio di fattibilità per una proposta alternativa di progetto finanziario (massimo 15 anni di durata per un canone annuale non superiore a un milione di euro) e l’individuazione del nuovo promotore finanziario attraverso una gara ad evidenza pubblica.
Nella premessa della delibera, il gruppo trasversale di consiglieri ricorda che il progetto finanziario fu presentato al Comune di Manduria il 22 novembre del 2012.
«Superata la fase commissariale con l’elezione del sindaco Massafra, la giunta, in data 19 agosto 2013, inseriva direttamente il project financing nel piano triennale delle opere pubbliche 2013-15» si legge in premessa. «Tale progetto, partito dalla stessa ditta Mengoli come proposta, si ritrova direttamente approvato, con un atto amministrativo, dalla giunta, che lo fa proprio. La proposta progettuale non passa dalla Commissione consiliare competente e viene portato, autonomamente, in Consiglio Comunale per l’approvazione. Il passaggio in Commissione consiliare, previsto per legge per tutti gli argomenti oggetto di valutazione e approvazione del Consiglio Comunale, sarebbe stato utile, anche a tutela delle minoranze, per valutare la congruità della proposta, a prescindere dal suo inserimento d’imperio nel piano triennale da parte della giunta».
I dodici consiglieri ricordano come, «nel corso dei mesi di dicembre 2013, gennaio e febbraio 2014, più volte si sia tentato di portare in discussione e votare una rivisitazione, ovvero rimodulazione, del project financing, ma ogni tentativo è risultato vano.
L’ultima data in cui si è cercato di far ragionare l’Amministrazione e la maggioranza che la sostiene è stata quella dello scorso 14 ottobre, laddove, in una seduta di Consiglio molto movimentata, la coalizione di governo, pur di non far votare i consiglieri su un ordine del giorno riguardante il project financing, ha abbandonato l’aula, facendo mancare il numero legale».
Due sono i rilievi critici che i dodici consiglieri rivolgono al progetto finanziario della ditta Mengoli.
«Il periodo di durata del project financing di trenta anni risulta eccessivo, specialmente per progetto aventi caratteristiche tecnologiche sempre in avanzata evoluzione, nonché perché si impegnano le future Amministrazioni a pagare un canone annuo che andrà aumentato dell’aggiornamento Istat» sostengono i dodici consiglieri. «La proceduta adottata dalla giunta non appare coerente con i principi di pubblica trasparenza».










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