giovedì 28 novembre 2024


12/11/2014 08:01:36 - Manduria - Attualità

Le proposte sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, sulla Fiera Pessima e sull’ambiente illustrate in piazza

Le proposte sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, sulla Fiera Pessima e sull’ambiente illustrate in piazza, con l’intermezzo della lettura di alcuni significativi componimenti di Michele Serino, umile ma fine poeta scomparso tragicamente a fine estate.
L’associazione “Giovani per Manduria” e i Verdi scelgono di parlare direttamente alla gente per rilanciare idee che, se attuate, potrebbero consentire di compiere un passo in avanti nel cammino della crescita della città. “Io sono Manduria”, questo il nome dell’iniziativa, rappresenta una conferma della volontà dei due sodalizi di rafforzare il rapporto diretto con la gente.
Quello della partecipazione è stato il primo tema toccato dai vari relatori che si sono alternati (Tullio Mancino, Cecilia De Bartholomaeis, Silvia Biasco, Gregorio Mariggiò, Maria Pasanisi, Nicola Tassielli, Giorgia Dinoi e Federica Brunetti). E’ stata stigmatizzata la decisione dell’attuale Amministrazione di eliminare dallo Statuto la Camera della Consulta, organo che, però, pur essendo stato previsto per gli ultimi vent’anni, non si è mai insediato, ma che poteva costituire una forma di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nelle decisioni più importanti.
«Non si può rincorrere il cittadino solo quando si deve chiedere il voto…» è stato obiettato. «Non bisogna meravigliarsi, poi, se la gente si allontana dalla politica o se si assumono decisioni lontane dalla volontà delle comunità amministrate».
Sempre in tema di partecipazione, è stata negativamente rimarcata la scelta di portare a 2.000 il numero delle firme dei cittadini necessario per avviare l’iter del referendum e sono stati auspicati, a livello di rendicontazione, l’elaborazione del bilancio sociale, di quello partecipato e di quello di genere.
Per la Fiera Pessima, poi, sono state fatte notare le tante incongruenze che hanno portato, negli ultimi anni, ad un vistoso scadimento della sua qualità.
«Dovrebbe essere gestita direttamente dal Comune, affinchè possa ritornare ad essere una vetrina dell’economia locale».
I relatori, conti alla mano, hanno dimostrato come la gestione diretta (e con l’introito diretto della Tosap) sia più redditizia per il Comune. Con più entrate, si potrebbe anche decidere di abbattere il costo della Tosap, per favorire una più ampia partecipazione delle aziende.
Nella terza e ultima parte della serata si è infine parlato della sempre più onerosa gestione dei rifiuti (auspicando la politica dei “Rifiuti Zero”, vincente in altre realtà) e del tema di grande attualità, ovvero quello del depuratore e del suo contestatissimo recapito finale.











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