Dario Daggiano: «È indispensabile agire e dare soluzioni che vengano realizzate immediatamente. Non abbiamo più tempo da perdere. Domani sarà troppo tardi!»
«Nelle scelte relative alla viabilità, spesso si privilegiano le esigenze … autocentriche. Io credo che bisognerebbe invece mettere al centro delle scelte le persone e il loro desiderio di socialità».
Gianluigi De Donno, assessore all’Urbanistica del Comune di Manduria, ha ribadito la visione dell’Amministrazione Comunale, che tende a preferire il pedone rispetto all’automobilista.
«Ci si trova di fronte ad una scelta: soddisfare le esigenze dell’automobilista oppure difendere la dignità del pedone?» ha fatto notare De Donno nel corso del convegno dell’associazione “Manduria Migliore”. «Io credo che bisognerebbe privilegiare il piacere del cittadino di stare all’aperto, senza però ledere i diritti degli automobilisti. In tutte le grandi città e, da qualche anno, anche in quelle più piccole, si tende ad aumentare le zone a disposizione dei pedoni. Secondo me, è questa la strada da percorrere, anche per rendere la città più a misura d’uomo e per consentire ai turisti di poter apprezzare più tranquillamente le tante bellezze architettoniche di Manduria».
De Donno, insomma, sembrerebbe non solo restio a revocare il provvedimento della sua Amministrazione (con un’ordinanza, ad aprile, fu invertito il senso unico di percorrenza lungo corso XX Settembre), ma addirittura ad ampliare il più possibile la “pedonalizzazione” del centro della città.
«Posso annunciare che, nel giro di qualche mese, sarà creato un ampio parcheggio nel centro della città» ha poi aggiunto De Donno.
Premono, invece, in un’altra direzione i commercianti del centro, che già prima dell’estate hanno messo in atto una serrata generale per reclamare il ripristino del vecchio senso di percorrenza sul corso XX Settembre.
«Se siamo qui a discutere di viabilità, evidentemente è perché esiste un problema» ha esordito Dario Daggiano, presidente di Confcommercio. «I provvedimenti varati dall’attuale Amministrazione non hanno portato effetti positivi: congiuntamente alla crisi economica, la modifica del senso di marcia sta desertificando il centro della città. Da tempo è risaputo che se vivono i commercianti, vivono le città. A Manduria, la situazione è sotto gli occhi di tutti: le serrande chiuse sono tante. Se l’Amministrazione intendeva raggiungere la pedonalizzazione del centro, c’è già riuscita: non c’è più nessuno, pedoni compresi.
Si continua a discutere di viabilità, di traffico (che ormai non c’è più), di mobilità e intanto Manduria muore: i commercianti chiudono le loro attività, il centro della città sprofonda nel nulla.
È indispensabile agire e dare soluzioni che vengano realizzate immediatamente. Non abbiamo più tempo da perdere. Domani sarà troppo tardi!».