Il resoconto della conferenza promossa dall’Amministrazione
L’Amministrazione fa “luce” sul project financing sulla pubblica illuminazione. Alla vigilia della seduta del massimo consesso elettivo di domani (venerdì), al cui ordine del giorno è iscritta la richiesta di revoca del progetto firmata da un gruppo trasversale di ben 12 consiglieri (su un totale di 24), è stato organizzato un evento pubblico con l’obiettivo di illustrare il funzionamento e i vantaggi dei progetti di finanza e, in particolare, i contenuti di quello sul completamento e sulla gestione della rete della pubblica illuminazione presentato dall’azienda Mengoli di Galatina.
«L’attuale rete della pubblica illuminazione del territorio Manduria si sviluppa in 1.161 km lineari e dispone di 7.297 punti luce. Consuma circa 5 milioni e 900mila kwh all’anno, con un costo di 0,34 euro a kw» ha reso noto il relatore, Antonio Caforio. «Il costo medio calcolato negli ultimi tre anni del consumo di energia e della manutenzione è di 992mila euro annui.
Dell’attuale rete, però, vi sono 694 punti luce (che equivalgono a 12 km) da sostituire; 1,287 a norma; 4.683 da adeguare e 612 da rifare ex novo. 68 chilometri del territorio di Manduria (per lo più nelle zone marine) sono sprovviste di rete di pubblica illuminazione.
Il progetto presentato dall’azienda Mengoli prevede la riqualificazione degli impianti attuali e la realizzazione, in quattro anni, di altri 20 chilometri di nuovi impianti (4 a Manduria e 16 nelle marine). Il contratto legherebbe il Comune di Manduria per i prossimi trent’anni, con un costo iniziale di 992mila euro annui e di un milione e 48mila euro dopo l’ampliamento dei 20 chilometri. Ampliamento, quest’ultimo, che il Comune non potrebbe mai realizzare, in quanto non dispone di risorse.
Alla fine della concessione, il Comune rientrerà in possesso di tutto l’impianto, che sarà adeguato alle norme vigenti fra trent’anni e che consentirà un risparmio energetico sui consumi del 35%».
Oltre al sindaco di Manduria, Roberto Massafra, è intervenuto anche il primo cittadino di Avetrana. Mario De Marco.
«Nel nostro Comune un contratto simile è in vigore dal 2005» ha fatto presente De Marco. «Fu approvato dall’Amministrazione dell’epoca e io, che ero un consigliere di minoranza, fui abbastanza scettico sulla durata del contratto. Col tempo, però, mi sono ricreduto, in quanto, ora, il servizio funziona perfettamente e, in caso di guasti, l’azienda interviene con celerità. Le uniche “ombre” riguardano il controllo del servizio (è fondamentale che il promotore sia serio) e la solidità dell’azienda (non deve, ovvero, fallire)».