giovedì 28 novembre 2024


21/11/2014 14:08:25 - Manduria - Attualità

E’ il giorno della verità per il project financing sulla pubblica illuminazione

In Consiglio, oggi pomeriggio, si discuterà la richiesta di revoca presentata da un gruppo trasversale di 12 consiglieri, ovvero dalla metà dei componenti dell’assise. Sulla carta, quindi, il sindaco Massafra potrebbe contare su altri 12 consiglieri e, con il suo voto, essere determinante per bocciare questa richiesta.
In realtà, però, circola con insistenza voce che altri consiglieri dei 12 che non hanno firmato la richiesta di revoca del progetto non siano convinti di qualche aspetto del contratto che legherebbe il Comune all’azienda vincitrice della gara per trent’anni. O, forse, sono perplessi sull’iter che ha portato l’azienda promotrice a presentare il progetto. Potrebbe, insomma, registrarsi qualche assenza che determinerebbe la capitolazione di ciò che resta della maggioranza.
Il voto sul project financing potrebbe essere determinante sul futuro dell’Amministrazione. Nel caso in cui il progetto dovesse essere revocato, è facile prevedere ripercussioni di tenuta all’interno della coalizione. La Lista Girardi, che più di tutti si é spesa per cercare di convincere il consesso della bontà del progetto, potrebbe sentirsi tradita da altri partner della coalizione e, dunque, potrebbe assumere un atteggiamento differente.
Dopo la discussione delle interpellanze e delle interrogazioni (e prima dell’esame della richiesta di revoca del project financing), vi è un altro punto molto delicato all’attenzione del Consiglio: la mozione di sfiducia che ben 11 consiglieri hanno rivolto al presidente dell’assise, Nicola Dimonopoli. A sottoscriverla sono stati i due consiglieri del Pd, Amleto Della Rocca e Maria Grazia Cascarano, i due consiglieri della Lista Schittulli Francesco Ferretti e Vincenzo Dimitri, i due consiglieri di “Proposta per Manduria” Enzo Andrisano e Mimmo Maggi (che peraltro sono stati eletti nella stessa lista di Dimonopoli), e quattro consiglieri di maggioranza, ovvero Leo Girardi, Maria Giuliano e Sandra Di Cursi, appartenenti alla Lista Girardi, e Federico Bentivoglio, che è indipendente.
«Lo stato di confusione che regna nei gruppi consiliari, generato anche dalla prolungata assenza di un regolamento appropriato, porta alla convocazione, inappropriata, di presunti capigruppo, che non hanno titolo ad essere qualificati come tali» è riportato nella mozione di sfiducia. «I Consigli Comunali, sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale, vengono convocati in modo a dir poco irrituale.
Lo svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale rasenta ormai la farsa e, molto spesso, il confronto politico viene impedito da una mancanza di applicazione delle regole fondamentali previste per le sedute.
Il presidente Dimonopoli si è reso responsabile della mancata applicazione del regolamento, peraltro vecchio e desueto, soprattutto nel rispetto dei tempi, attribuiti al singolo consigliere e sindaco, e per il continuo divergere dalle tematiche oggetto della discussione, da parte degli stessi, a cui il presidente non porre freno».
Nella mozione si fa riferimento anche al mancato funzionamento delle Commissioni consiliari.











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