Il titolare del bar dell’ospedale premiato con il terzo posto dalla giuria tecnica del concorso nazionale “Premio innovazione dell’anno 2015”
Il tappo “Magic Opening”, creato e brevettato da Giovanni Sanasi, è l’idea innovativa 2015 più votata dagli utenti del sito on line della rivista “Bargiornale” del gruppo “Solo 24 Ore”. Inoltre, nella classifica elaborata dalla commissione tecnica del concorso nazionale “Premio innovazione dell’anno 2015” dello stesso giornale specializzato, l’idea di Giovanni Sanasi, titolare del bar dell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria, si è classificata al terzo posto assoluto.
Una grande soddisfazione per Sanasi, che si è trovato a concorrere con i colossi del settore della ristorazione (da Campari a Barilla, da Fabbri a Lavazza) e che sarebbe stato già soddisfatto di aver superato le selezioni preliminari e di essersi dunque garantito la partecipazione alla serata finale del concorso, che si è svolta a Milano nei giorni scorsi.
Nel capoluogo lombardo, però, la soddisfazione è ulteriormente cresciuta: Sanasi è ritornato a Manduria sia con la targa dell’idea più apprezzata dagli utenti del portale on line di “Bargiornale”, sia con quella del terzo posto assoluto del concorso per l’idea più innovativa.
Giovanni Sanasi ha creato questo tappo dopo una attenta valutazione delle occasioni d’uso della bottiglia in PET alla quale esso viene comunemente applicato. La novità è il suo nuovo sistema di chiusura: un perno retrostante consente al tappo di basculare. Ciò garantisce l’apertura meccanica grazie alla forza cinetica del liquido innescata dall’inclinazione della bottiglia, che rende possibile la discesa del liquido. Tappo che si chiude automaticamente quando la bottiglia viene risposta in posizione verticale. Un sistema “salva goccia”, inoltre, consente, una volta che la bottiglia è tornata in posizione verticale, di non far colare il liquido sul bordo del tappo e della bottiglia stessa.
L’utilità della creazione è evidente: facilita il lavoro del bar-man quando viene richiesta velocità di utilizzo delle bottiglie di latte o di altri succhi, data l’alta frequenza di ripetizione dell’azione del versare durante il servizio ai clienti specialmente negli orari di maggiore affluenza, spesso a discapito di una corretta conservazione del contenuto della bottiglia che viene più volte lasciata aperta dal barista proprio per l’esigenza di velocizzare i tempi di esecuzione.
Un’idea, dunque, vincente, che potrebbe interessare gli operatori del mercato.