giovedì 28 novembre 2024


07/12/2014 09:18:25 - Manduria - Attualità

E’ stato accolto dall’istituto comprensivo “Prudenzano” e, poi, ha scelto un albero del “Cottontails Park” per apporre una targa per onorare la memoria del padre

Faceva parte del 450° Bomb Group degli Stati Uniti. Era uno dei tanti piloti dei “Cottontails”, le “code di cotone” impiegate per i bombardamenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio, contro le postazioni tedesche. Arrivò nella base di Manduria nel marzo del 1944: dalle piste del vecchio aeroporto di via per Oria, decollò per 50 missioni di bombardamento nella Normandia e nei Balcani. Rientrò negli Usa il 20 settembre del 1944. Gli fu inizialmente affidato il compito di istruttore di giovani piloti presso la Central Instructors School di Smyrna, nel Tennessee. Poi, dall’agosto del 1945, fu trasferito a Fort Sam Houston, nel Texas.
A distanza di settant’anni, Frank, il figlio del luogotenente Lewis F. Shackleford, è venuto a Manduria per visitare i luoghi in cui il padre, ora scomparso, ha vissuto in quei sei mesi di operazioni belliche, rischiando la propria vita per liberare l’Europa dalla dominazione tedesca. In ricordo del padre, nel Cottontails Park di Manduria è stato dedicato un albero, alla cui base è stata apposta una targhetta in legno che reca il nome di Lewis F. Shackleford.
Il Cottontails Park, che si trova nel rione Santa Gemma Galgani (nell’area dell’omonima chiesetta), fu realizzato, una ventina di anni fa, per ricordare l’azione del 450° Bomb Group. In quel periodo, un nutrito gruppo di veterani, con al seguito le loro famiglie, ritornò a Manduria per rivedere i posti in cui erano vissuti per diversi mesi e, in alcuni casi, anche la gente di questa città con la quale avevano stretto amicizia. Il parco fu realizzato grazie ad una sostanziosa donazione dei veterani a stelle e strisce: ben 12.000 dollari. Furono messe a dimora delle essenze autoctone e fu dotato anche di giostrine per i più piccoli.
Con il passar degli anni, però, in assenza della necessaria manutenzione delle opere, il parco è rimasto a lungo in uno stato di abbandono. Sino a quando, nel febbraio di quest’anno, per esaudire il desiderio che un veterano, il colonnello William Kendal Haines, aveva espresso in punto in morte (la messa a dimora di un albero a lui dedicato, così come reso noto dalla moglie Rita Haines), grazie alla disponibilità dell’Amministrazione e alla collaborazione di diversi cittadini e di alcuni operatori commerciali, il parco è stato rimesso a nuovo nel corso di una cerimonia ripresa e trasmessa via Skype per attivare un filo diretto con le famiglie dei veterani che vivono negli Usa.
Simona Perrone ha poi creato una pagina facebook (Cottontails Park), attraverso la quale si continuano a mantenere i contatti con i veterani ancora in vita o con i loro figli.
Attraverso il social network Frank Shackleford ha annunciato il suo arrivo in Italia e il suo progetto di visitare, in forma privata, anche la città in cui ha vissuto il padre nei mesi bellici. E’ arrivato ieri mattina, accolto da diversi operatori culturali della città (fra questi, Aldo Chimienti, Antonio Dimitri e Annarita Morleo e altri amici del Cottontails Park) e dall’assessore alla Cultura, Mimmo Larizzia. Mister Shackleford e la sua signora sono stati ricevuti prima dall’istituto comprensivo “Prudenzano” e, poi, sono accompagnati nel “Cottontails Park”, in cui ha avuto luogo la cerimonia di dedica di un albero in memoria del padre.










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