A porre questo quesito è il consigliere comunale Arcangelo Durante
«Ma il sindaco ha più a cuore le sorti della città o la sua carriera professionale?».
A porre questo quesito è un consigliere comunale, Arcangelo Durante, che è stato eletto proprio con la lista del sindaco, “Manduria Futura”, ma che, da tempo, si è proclamato indipendente.
«Attraverso il sito internet della Asl di Brindisi, ho potuto leggere la delibera numero1601 del direttore generale dell’azienda sanitaria brindisina, che risale al 16 settembre scorso e che contiene l’esito di un concorso per il conferimento di incarico quinquennale di Direttore della Struttura Complessa della disciplina di Chirurgia Generale dello stabilimento ospedaliero di Ostuni» fa presente Durante. «A questo concorso hanno partecipato tre medici Chirurghi, fra cui il nostro sindaco Roberto Massafra. Tutti sono stati dichiarati idonei, però a nessuno è stato affidato l’incarico, poiché “i giudizi riportati raggiungono in un caso la mera sufficienza e negli altri non raggiungono un livello almeno pari al discreto e/o buono”.
Ora, però, sorge spontanea una domanda: se Roberto Massafra fosse stato dichiarato vincitore, tenuto conto che la posizione di direttore di struttura complessa potrebbe essere incompatibile con quella del sindaco, avrebbe rinunciato all’incarico professionale, oppure si sarebbe dimesso dalla carica amministrativa, a quel punto favorendo il commissariamento della città, che lui tanto demonizza?».
Durante esprime poi un giudizio politico.
«Non è un quesito di poco conto a livello politico, poiché occorre davvero capire (considerate le voci fatte circolare da alcuni partiti prima della sua candidatura a sindaco sulle motivazioni che lo hanno spinto a scendere in campo), a cosa tiene di più Roberto Massafra» conclude Durante. «Visto, peraltro, che, come aveva fatto il suo predecessore (per questo aspramente criticato da tutta la città) ha scelto di non fare il sindaco a tempo pieno, nonostante i tanti problemi di Manduria, ma solo part time, per conservare il suo posto in ospedale».